
Torino – Ancora guai per il finanziere torinese Segre, dopo lo scandalo dello scorso anno: si indaga su una “Banca abusiva”
Torino – Ancora guai per il finanziere torinese Segre: si indaga su una “Banca abusiva”
Massimo Segre, finanziere torinese già al centro dello scandalo con Cristina Seymandi e i presunti tardimenti., è ora indagato per abusivismo bancario e falso in bilancio. La sua società, Directa Sim, è sotto inchiesta da parte della Procura e di Bankitalia per presunte irregolarità nell’attività di intermediazione mobiliare, operando come una banca senza le necessarie autorizzazioni. Questo dopo che una ispezione aveva già portato a una multa di 30mila euro e successive indagini della Guardia di Finanza.
Accuse e Investigazioni
Le accuse riguardano l’operato di Directa Sim, che avrebbe fornito credito a banche in difficoltà, utilizzando un meccanismo complesso con il supporto di vari istituti bancari e finanziari. Le pratiche contestate sono state interrotte con l’uscita dell’ex co-amministratore Giancarlo Marino, ma l’indagine prosegue.
Directa Sim
Directa Sim, fondata nel 1995, gestisce circa 80mila conti con asset per 4,7 miliardi di euro e ha chiuso il 2023 con un utile netto di 8,2 milioni di euro. Segre è stato coinvolto anche in problemi fiscali come amministratore delegato della Savio Thesan Spa, accusato di evasione per 3,5 milioni di euro.
Lo scorso anno, Segre e la sua fidanzata Cristina Seymandi erano già finiti sotto i riflettori per il salvataggio della Savio con fondi pubblici. Seymandi, coinvolta nella gestione della Savio tramite la società Hope Srl, aveva perso il suo ruolo dopo lo scandalo. Il 28 luglio 2023, durante una festa, Segre ha rivelato pubblicamente l’infedeltà di Seymandi, causando la rottura e facendo esplodere lo scandalo “Corna Vip”.
Implicazioni e Conseguenze
L’inchiesta su Segre e Directa Sim è in corso, con la Procura e la Consob che esaminano le operazioni finanziarie sospette. Il caso ha attirato notevole attenzione mediatica, dato il coinvolgimento di figure pubbliche e l’uso di fondi pubblici per salvataggi aziendali.