Gin, è boom di vendite in Italia – Il distillato sogna il sorpasso su whisky, rum e vodka.

La Crescita del Gin in Italia: Un Distillato in Ascesa
Il mercato globale del gin, valutato circa 20 miliardi di dollari e con una crescita annuale del 7% prevista fino al 2028, sta vivendo una fase di forte espansione. Questo distillato, amato dagli appassionati e oggetto di culto, sta guadagnando popolarità anche tra le celebrità. Attrici come Emma Watson e Margot Robbie, così come attori come Brad Pitt e Ryan Reynolds, hanno lanciato i loro brand di gin.

In Italia, il mercato del gin continua a crescere, soprattutto nel segmento premium e super premium. Secondo le previsioni dell’Iwsr, questo trend continuerà con un tasso di crescita annuale composto di circa il 10% fino al 2026. Luciano Anavi, analista di mercato, attribuisce questa crescita alla proliferazione dei produttori locali, che sperimentano con botaniche regionali, rendendo il gin un prodotto attraente per l’imprenditorialità.

Valentina Ursic, marketing manager di Rinaldi1957, sottolinea che, sebbene il mercato sia dominato dalle importazioni, molti marchi locali sono emersi negli ultimi anni, sfruttando l’interesse dei consumatori per le botaniche regionali. Questo ha portato a una frammentazione del mercato e a una minore fedeltà ai grandi brand.

In Italia, il gin ha generato quasi 80 milioni di euro di fatturato nel 2023. Gli italiani apprezzano il gin per il suo gusto secco e la facilità con cui può essere miscelato nei cocktail, inclusi quelli a basso contenuto alcolico, in crescita tra i giovani. Le varietà regionali arricchite con botaniche locali, come Ginepraio dalla Toscana e Via del Sale di Macaja Gin dalla Liguria, stanno guadagnando popolarità.

«Questa categoria offre infinite combinazioni e spunti di sperimentazione – ha commentato a Il Sole 24 Ore Elvio Bonollo, quarta generazione di Distillerie Bonollo Umberto  – evolve in continuazione e permette di presentare sul mercato prodotti sempre differenti tra loro, rendendo ogni gin unico e distintivo».

“L’azienda – spiega il quotidiano di economia e finanza – “ha da poco rilanciato lo storico brand Ballor, grazie a un lavoro di ricerca delle botaniche, delle loro sfumature di gusto e delle inedite combinazioni: un viaggio lungo la penisola attraverso le sue materie prime più distintive. Sempre secondo Iwsr, la sete globale di whisky giapponese degli ultimi 20 anni ha aperto la strada anche al gin artigianale del paese nipponico”.