
Piemonte – E’ morto a 103 anni Roberto Sacco, ex internato in Germania: è stato a lungo collaboratore del Generale Dalla Chiesa
Piemonte – E’ morto a 103 anni ex internato in Germania
Si è spento a 103 anni Roberto Sacco, ex tenente dei Carabinieri e collaboratore del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Sacco è morto a 103 anni nella sua casa a Demonte.
Nato il 14 maggio 1921 a Castelnuovo Scrivia (Alessandria) in una famiglia di agricoltori, Sacco si arruolò nei Carabinieri a vent’anni e prestò servizio in vari incarichi, iniziando alla stazione di Pradleves. Durante la Seconda Guerra Mondiale, fu inviato in Grecia con il 6° Battaglione Mobilitato.
L’8 settembre 1943 fu catturato dai tedeschi in Croazia e deportato in Germania, dove trascorse due anni in campi di prigionia, tra cui Kustrin e Strauberg, nei pressi di Berlino. Le condizioni di prigionia erano durissime: i prigionieri erano costretti a lavorare nelle fabbriche di armi e nei boschi, con scarsissimi rifornimenti di cibo.
Liberato dai russi il 21 aprile 1945, Sacco passò un periodo di riabilitazione in Polonia prima di tornare in Italia, dove riprese la carriera nell’Arma.
Prestò servizio in varie città, tra cui Torino, Firenze e Genova, fino a diventare maresciallo maggiore nel 1964. Due anni dopo, fu trasferito a Torino come comandante del Nucleo Informativo, dove collaborò strettamente con il generale Dalla Chiesa nelle indagini sulle Brigate Rosse, operando spesso in borghese. Sacco ricordava Dalla Chiesa come un uomo serio e onesto, vittima di un tragico agguato a Palermo nel 1982.
Nel 1975, il presidente della Repubblica Giovanni Leone gli conferì il titolo di Cavaliere.
Dopo il congedo nel 1977, si trasferì con la famiglia a Demonte, dove nel 2021, in occasione del suo centesimo compleanno, ricevette un attestato di merito dall’allora sindaco Francesco Arata, che lo descrisse come un uomo semplice e colto, portatore di memoria e valori per le nuove generazioni. Sacco lascia la moglie Josanna e la figlia Ornella.