Torino – Caos totale al ‘No Meloni Day’: scontri e spray urticante, 15 agenti in ospedale

A Torino, durante la manifestazione studentesca del “No Meloni Day” si sono verificati episodi di forte tensione e violenza che hanno portato quindici agenti di polizia al pronto soccorso.

La manifestazione si è  svolta nel centro della città, particolarmente frequentato per le ATP Finals, e hanno visto circa 400 studenti scendere in piazza contro le politiche del governo.

Il corteo, partito da piazza XVIII Dicembre accanto alla stazione Porta Susa, si è diretto inizialmente verso l’Ufficio Scolastico Regionale. La situazione è degenerata in piazza Castello, dove è stata lanciata una bomba carta artigianale tra le forze dell’ordine, causando intossicazioni tra i poliziotti.

I manifestanti hanno cercato di forzare i blocchi della polizia nei pressi della Prefettura, sfociando in scontri fisici.

La protesta è proseguita toccando vari punti del centro:

Palazzo Nuovo, dove i dimostranti hanno occupato fast food gridando slogan come “Boycott Israel”. Poi alla Mole Antonelliana, dove hanno sostituito la bandiera italiana con quella palestinese, imbrattandola con spray. Quindi in via Roma, teatro di lanci di petardi, uova e imbrattamenti di monumenti e bus.

Il corteo ha unito la critica al governo Meloni con messaggi a sostegno della Palestina. Sono stati mostrati cartelli con volti di esponenti politici italiani, come Giorgia Meloni e Giuseppe Valditara, associati a mani insanguinate e slogan accusatori come “complici del genocidio”. In piazza sono apparsi riferimenti agli anni di piombo, con gesti evocativi della P38, e uno striscione d’apertura dichiarava: “Ogni giorno è No Meloni Day”.

Un fantoccio raffigurante il ministro Valditara è stato bruciato in piazza, insieme a manifestini con slogan contro la “riforma scuola azienda”.

Reazioni politiche
Il centrodestra ha condannato fermamente gli atti di violenza:

Giorgia Meloni ha definito inaccettabili le scene di caos e violenza, esprimendo solidarietà agli agenti feriti. Matteo Salvini ha criticato aspramente i manifestanti, usando ancora una volta il termine “zecche rosse”.  “Violenza, rabbia, odio e soprattutto 15 poliziotti feriti – ha scritto Salvini sui social – “a Torino è andata in scena l’ennesima brutta manifestazione dell’estrema sinistra. Inutile dire che il governo non si farà intimidire, ma è desolante pensare che qualche parlamentare od opinionista radical chic si scandalizzerà perché definisco i facinorosi comunisti ‘zecche rosse’ anziché preoccuparsi dell’aggressione sistematica alle donne e agli uomini divisa, ai quali va la mia totale solidarietà”.
Giuseppe Valditara, tra i principali bersagli della protesta, ha condannato i richiami agli anni ’70, giudicandoli antidemocratici.
Dal centrosinistra, Elly Schlein del PD ha espresso solidarietà agli agenti, pur sottolineando il valore del diritto alla protesta non violenta.

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