
Torino crolla nella classifica “Qualità della Vita”: è 58esima – La reazione del sindaco Lo Russo
Torino scivola al 58° posto nella classifica annuale del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, perdendo 22 posizioni rispetto all’anno precedente.
La graduatoria, che valuta il benessere nelle 107 province italiane sulla base di sei macro-aree, colloca Torino a metà classifica, lontana dalle performance migliori. Nonostante il buon piazzamento per affari e lavoro (17° posto), il capoluogo piemontese fatica in giustizia e sicurezza, dove è al 101° posto. Gli altri settori mostrano risultati misti: 36° per ricchezza e consumi, 47° per demografia e società, 69° per ambiente e servizi, e un discreto 21° per cultura e tempo libero.
L’indagine si basa su 90 indicatori certificati, provenienti da fonti autorevoli come ministeri, Istat, Banca d’Italia e Inps. Torino, però, non è l’unica grande città a perdere terreno: Milano si ferma al 12° posto, Bologna scivola al 9°, mentre Firenze crolla al 36°. Nel Nord Italia, capoluoghi come Venezia (46°) e Genova (54°) superano Torino, mentre al Sud la situazione è più critica: Roma è 59°, Bari 65°, Palermo 100°, e Napoli penultima al 106°.
Il sindaco Stefano Lo Russo ha espresso insoddisfazione per il risultato, sottolineando le peculiarità del territorio torinese, che comprende 311 comuni e 2,2 milioni di abitanti, rendendolo il più esteso d’Italia e paragonabile a una regione. Lo Russo ha evidenziato che città come Bergamo, in testa alla classifica, operano in contesti territoriali e demografici molto diversi.
Giovedì, durante l’approvazione del bilancio di previsione della città metropolitana, sarà avviato un tavolo di confronto per migliorare la qualità della vita attraverso una riflessione condivisa. L’obiettivo, ha dichiarato il sindaco, è trarre spunti per ottimizzare l’azione amministrativa e rispondere alle sfide di un territorio così complesso.
“La riflessione sulla qualità della vita della città metropolitana di Torino, comparandola con le altre province italiane a cui l’indagine fa
riferimento – commenta Lo Russo – ” comprende un vasto territorio, il più ampio d’Italia per estensione territoriale. Include ben 311 Comuni e oltre 2,2 milioni di abitanti, rappresentando una specificità di rango praticamente regionale”.