Fair Play finanziario, arrivano le prime sanzioni – La situazione della Juventus

Il Fair Play finanziario, introdotto dall’Uefa per contenere le spese eccessive dei club calcistici, è entrato nella quarta fase, con nuove regole e sanzioni in arrivo.

Il sistema, nato per salvare il calcio da un tracollo economico, ora punta a limitare i debiti, imporre un controllo sulle spese e introdurre sanzioni progressive per le violazioni. I club devono rispettare un deficit massimo triennale di 60 milioni e contenere spese per stipendi, agenti e trasferimenti entro il 70% dei ricavi.

Situazione dei club italiani:
La maggior parte dei club italiani è in regola. Lazio, Fiorentina, Napoli, Atalanta e Bologna hanno bilanci virtuosi, con spese contenute e ricavi in crescita grazie alle competizioni europee.

Anche il Milan ha migliorato i conti, rispettando il settlement con l’Uefa e aumentando le entrate. L’Inter, dopo il passaggio di proprietà a Oaktree, ha stabilizzato la gestione finanziaria e può contare su ricavi consistenti dalle coppe.

La Juventus, invece, è in fase di recupero dopo le sanzioni per falso in bilancio e plusvalenze. Pur essendo fuori dalle coppe, il club ha intrapreso un percorso virtuoso con l’obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2025, anche se il deficit di 199 milioni rende probabile un nuovo settlement. La Roma è il club italiano in maggiore difficoltà: con oltre 600 milioni di debiti e un deficit di 81 milioni nell’ultimo anno, rischia l’esclusione dalle competizioni europee nel 2026-27 se non ridurrà il deficit entro i limiti previsti.

Scenario europeo:
Il panorama internazionale presenta situazioni variegate. I club tedeschi, come il Bayern Monaco, e il Real Madrid sono in ottima salute economica, con ricavi superiori al miliardo di euro. Anche il PSG ha adottato una gestione più rigorosa, riducendo gli stipendi e rinunciando a grandi stelle come Messi e Neymar. Al contrario, il Barcellona e il Lione sono in gravi difficoltà, con debiti elevati e sotto stretta sorveglianza degli organi di controllo.

In Inghilterra, il Chelsea è in crisi dopo gli eccessi della pandemia e deve vendere per rientrare nei parametri. L’Aston Villa e il Manchester United spendono molto, ma i Red Devils rischiano se non torneranno a vincere. Il Manchester City, infine, affronta un processo per gravi violazioni finanziarie, con il rischio di sanzioni ben più pesanti di multe o mercati bloccati.

Il Fair Play finanziario, insomma, continua a essere uno strumento essenziale per mantenere l’equilibrio economico del calcio europeo. Mentre molti club italiani e alcuni giganti europei hanno adottato strategie più sostenibili, altri, come la Roma, il Barcellona e il Chelsea, devono ancora fare i conti con situazioni finanziarie critiche.