
Torino non è una città per vivere di notte – Mancano Metro, bus e tram. E i Notturni spesso saltano: il caso
Torino non è una città per vivere di notte? Mancano Metro, bus e tram
Torino, di notte, diventa una città difficile da vivere, non solo per chi cerca divertimento, ma anche per chi ha esigenze lavorative e non dispone di un mezzo privato. I trasporti pubblici, infatti, sono fortemente ridotti nelle ore notturne, rendendo gli spostamenti complicati e meno sicuri.
E la questione non riguarda solo chi esce la sera per svago, ma anche chi ha bisogno di rientrare a casa in sicurezza senza dover percorrere lunghi tragitti a piedi in solitudine.
Un esempio emblematico è la metropolitana torinese, che di notte si ferma completamente. Attualmente, la Linea 1 ha un orario ridotto: dal lunedì al giovedì le corse terminano già alle 21:30. Questa decisione, che ha suscitato le proteste di commercianti e cittadini, danneggia in particolare chi lavora in turni serali o notturni, come il personale ospedaliero e gli impiegati di aziende operative 24 ore su 24.
Ma il problema non riguarda solo la metro: il trasporto pubblico su gomma è altrettanto critico. Ogni anno, tra tram e autobus, si registrano oltre 100.000 corse cancellate, spesso a causa della carenza di conducenti. La situazione è particolarmente grave sulla linea notturna N10, dove la percentuale di corse non effettuate per mancanza di autisti arriva addirittura all’82%.
Questo significa che uno dei collegamenti principali tra il centro e la periferia, pensato per ridurre traffico e fornire un’opzione sicura per giovani e lavoratori, risulta quasi inutilizzabile.
Nell’ultima analisi, condotta dal quotidiano Torino Cronaca ci si chiede come si sia arrivati a questa situazione: è davvero impossibile trovare personale disposto a lavorare di notte? Oppure l’azienda dei trasporti locali, GTT, non sta adottando le giuste soluzioni? Oltre a comunicare i disservizi ai cittadini, ci sono piani concreti per migliorare il servizio?
A peggiorare il quadro si aggiungono anche i frequenti guasti alle scale mobili, le corse annullate senza preavviso e le inspiegabili sospensioni della metro. Di fronte a questo scenario, il Comune, che è il principale azionista di GTT, sembra intenzionato a chiedere spiegazioni al vertice dell’azienda, magari con un incontro ufficiale per discutere del problema. Resta da vedere se questa iniziativa porterà a soluzioni concrete o se i torinesi dovranno rassegnarsi a una città sempre più difficile da vivere nelle ore serali e notturne.