
Torino – Ora i Gianduiotti valgono come gioielli: il prezzo del Cacao è schizzato alle stelle
Ora anche i Gianduiotti valgono come gioielli: il prezzo del Cacao è schizzato alle stelle
La filiera del gianduiotto sta vivendo un momento cruciale, avvicinandosi all’ultima fase per ottenere il riconoscimento ufficiale dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP).
La necessità di proteggere questa denominazione è emersa a partire dal 2017, quando le aziende piemontesi hanno contestato il metodo di produzione adottato da Caffarel-Lindt, diverso da quello tradizionale. Dopo lunghe discussioni e contestazioni, la tutela dell’IGP ha ottenuto prima il via libera della Regione Piemonte e poi quello del Ministero dell’Agricoltura. Il passaggio finale sarà la riunione di pubblico accertamento prevista per l’11 marzo a Torino.
Ma il prezzo del cacao vola alle stelle
L’ottenimento dell’IGP arriva in un momento delicato per il settore, con un incremento esorbitante del costo delle materie prime. Il prezzo del cacao fine, che fino a qualche anno fa oscillava tra gli 8 e i 18 euro al chilo, oggi ha raggiunto cifre comprese tra i 14 e i 28 euro. L’IGP potrebbe rappresentare una spinta per il settore, aumentando la visibilità del prodotto senza incidere sul prezzo finale.
L’intero comparto del cioccolato sta affrontando un contesto economico complesso. Il cambiamento climatico ha influito sulla produzione di cacao in America Latina e in Africa, mentre crisi geopolitiche e speculazioni finanziarie hanno contribuito a far schizzare i prezzi.
Negli ultimi cinque anni, il costo del cacao è aumentato del 270%. Guido Gobino, che nel 2023 ha registrato un fatturato record di 12 milioni di euro, spiega che il 2025 sarà particolarmente impegnativo. Le aziende come la sua si stanno adattando investendo in digitalizzazione, intelligenza artificiale e sostenibilità ambientale, ma le realtà più piccole rischiano di non riuscire a reggere il peso di questi aumenti.
A dare respiro al settore è soprattutto l’export, che ha registrato un incremento significativo. Secondo un rapporto di Intesa San Paolo, tra settembre e gennaio 2024 le esportazioni piemontesi di cioccolato sono cresciute del 18,6%, raggiungendo un valore complessivo di 234 milioni di euro.
A pesare ulteriormente sul comparto è anche il rincaro della Nocciola Piemonte IGP, un ingrediente essenziale per il gianduiotto. A causa del calo del raccolto, i prezzi sono aumentati fino all’80%, mettendo in difficoltà molte aziende. Nel mercato del cioccolato, il segmento premium resta una scommessa vincente, anche se la sfida principale rimane quella di trovare il giusto equilibrio tra eccellenza e prezzo.