
A Torino un evento speciale: apre solo per due giorni la sala d’aspetto segreta dei Savoia a Porta Nuova “Uno spazio sontuoso” INFO
A Torino un evento speciale: apre solo per due giorni la sala d’aspetto segreta dei Savoia a Porta Nuova “Uno spazio sontuoso”
A Torino si presenta un’occasione imperdibile: per soli due giorni, la splendida e finora riservata Sala Gonin aprirà le sue porte al pubblico nella stazione di Porta Nuova.
Questo spazio, situato al pianterreno della stazione e risalente al 1864, fu concepito come sala d’attesa per la famiglia reale dei Savoia e conserva ancora oggi la sua magnificenza.
La sala, che si estende per 75 metri quadri in stile barocco, è caratterizzata da affreschi realizzati con la tecnica del trompe l’oeil, rappresentazioni di angeli intenti a sorreggere carte geografiche raffiguranti i quattro continenti, preziosi quadri, arredi di lusso e boiserie in legno settecentesco. Un imponente lampadario in vetro di Murano aggiunge ulteriore fascino all’ambiente, frutto del progetto dell’ingegnere Alessandro Mazzucchetti e della sensibilità artistica di pittori amati dalla Casa Savoia, tra cui Francesco Gonin, a cui la sala deve il suo nome.
Originariamente concepita per accogliere i membri della famiglia reale in attesa di prendere il treno, la Sala Gonin è rimasta per decenni nascosta agli occhi del grande pubblico.
In occasione di un open day organizzato dalla Fondazione FS Italiane, l’ingresso sarà libero sabato 1 e domenica 2 marzo, dalle 10 alle 18.
L’ingresso è libero e gratuito, con visite in piccoli gruppi a causa delle dimensioni contenute del locale. Questa iniziativa fa parte di un calendario di giornate dedicate alla scoperta di luoghi d’arte e storici, simile a quelle realizzate durante le FAI di primavera, e si inserisce nel percorso che ha già toccato Firenze Santa Maria Novella.
Ad accompagnare la Sala Gonin, sempre nel contesto della stazione, si trova la Sala degli Stemmi, anch’essa progettata nel 1864 per ospitare l’area biglietteria. Quest’ultima si distingue per la sua ampia volta a botte ornata da oltre cento stemmi che rappresentano le città raggiungibili in treno da Torino, complete delle relative distanze chilometriche. Luigi Cantamessa, direttore generale della Fondazione FS e amministratore delegato di TTI, ha sottolineato come il recupero e la valorizzazione di questi spazi storici rappresenti la nuova sfida per rendere questi autentici gioielli di arte e architettura un’esperienza di arricchimento culturale per tutti.
L’evento, che promette di rivelare un pezzo di storia nascosto nel cuore della moderna stazione di Porta Nuova, offre così l’opportunità di riscoprire un importante capitolo della tradizione torinese e dell’arte d’epoc