
Torino – Ponti di Maggio e Pasqua: boom di visitatori a Torino, fra musei e città. Tanti turisti stranieri
Ponti di Maggio e Pasqua: boom di visitatori a Torino
Durante le festività di Pasqua e il lungo ponte del Primo Maggio, Torino ha visto un’impennata di visitatori, attirando sia italiani che turisti stranieri grazie alle sue eccellenze culturali. Le principali attrazioni cittadine — il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Cinema e la Reggia di Venaria — hanno registrato un’affluenza complessiva di circa 233.000 persone tra il 19 aprile e il 4 maggio 2025.
Il Museo Egizio ha accolto oltre 110.000 persone in questo periodo. Tra sabato 19 e lunedì 21 aprile, sono state contate 23.532 presenze, superando i numeri dello stesso periodo dell’anno precedente. Nei giorni dal 25 al 28 aprile i visitatori sono stati 24.273, un risultato paragonabile a quello del 2024. Nel solo ponte del Primo Maggio, il museo ha visto entrare 31.140 persone, grazie anche all’estensione dell’orario di apertura fino alle 21 e all’iniziativa “Be the First”, che ha permesso a piccoli gruppi di accedere alle 8 del mattino per una visita esclusiva accompagnata dalla colazione all’interno del museo.
Anche la Reggia di Venaria ha avuto numeri importanti: 63.000 biglietti staccati tra il 19 aprile e il 4 maggio, con un totale di 114.000 visitatori nell’intero mese di aprile. Secondo i vertici del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, la scelta di restare sempre aperti, anche durante i lunedì festivi, ha favorito l’arrivo di molti turisti, sia italiani che stranieri. L’offerta culturale è stata particolarmente ricca e ha incluso esposizioni temporanee, concerti ed esperienze educative.
E anche il Museo Nazionale del Cinema ha visto una forte affluenza: oltre 60.000 visitatori tra il 18 aprile e il 4 maggio, con una media giornaliera di 3.500 persone e picchi di quasi 4.000 ingressi nei giorni di maggiore richiamo. Le vendite online dei biglietti erano praticamente terminate già all’inizio di aprile, e in molti casi i visitatori hanno atteso anche più di due ore in fila per entrare. I flussi principali sono arrivati da varie regioni del Sud Italia, seguiti da turisti francesi, spagnoli e di altri Paesi europei.