
Torino – Valle (PD) attacca la Giunta Cirio “Aumenta le tasse alla fascia media, manovra sbagliata che colpisce chi tiene in piedi questa Regione”
Valle (PD) attacca la Giunta Cirio “Aumenta le tasse alla fascia media, manovra sbagliata che colpisce chi ogni giorno tiene in piedi questa Regione”.
La decisione della Giunta regionale del Piemonte guidata da Alberto Cirio di aumentare l’addizionale IRPEF per una larga fetta di cittadini ha acceso un duro scontro politico. L’intervento fiscale, che entrerà in vigore nel 2026, prevede un incremento fino a 106 euro all’anno per i contribuenti con redditi compresi tra 15.000 e 50.000 euro. Una scelta che, secondo il consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle, colpirà duramente il ceto medio, ovvero lavoratori, pensionati e famiglie già alle prese con il caro vita.
“La Giunta Cirio ha scelto consapevolmente di mettere le mani nelle tasche di chi ogni giorno tiene in piedi questa Regione, lavoratori, pensionati e famiglie.”, attacca Valle, che parla di una manovra affrettata e priva di dialogo con le opposizioni e le parti sociali. “È un’imposizione calata dall’alto che penalizza proprio chi guadagna 1.500 o 2.000 euro al mese, mentre non si chiede nulla a chi realizza profitti milionari o a chi evade ed elude il fisco su scala industriale”, aggiunge il consigliere dem.
Nessun contributo dai grandi patrimoni
Secondo Valle, l’intervento dell’esecutivo regionale rappresenta una scelta politica chiara, che rispecchia una visione iniqua del fisco: “Per la destra a pagare devono essere sempre gli stessi. Nessun contributo straordinario è stato previsto per chi possiede patrimoni elevati, nessuna misura efficace è stata avviata contro le grandi multinazionali che eludono il fisco. Si preferisce invece colpire chi ha redditi normali, che già oggi fanno fatica ad arrivare a fine mese”.
“Come Partito Democratico – aggiunge Valle – “ci opponiamo con forza a questa scelta miope, che rischia di minare la tenuta sociale ed economica del Piemonte. Chiediamo alla Giunta di fermarsi, aprire un confronto vero con le opposizioni e le parti sociali e rimettere al centro i bisogni delle persone. La sostenibilità fiscale non si raggiunge scaricando il peso su chi è più vulnerabile. La crescita si costruisce garantendo servizi pubblici di qualità, non tagliandoli mentre si aumentano le tasse. La vera equità si fa chiedendo di più a chi ha di più”.