
Juve, Spalletti ha firmato – Nasce la nuova Juventus: come cambia la squadra. Modulo e novità
È arrivata l’ufficialità: Luciano Spalletti è il nuovo allenatore della Juventus. L’ex commissario tecnico della Nazionale ha firmato un contratto di otto mesi, valido fino a giugno, con la possibilità di prolungare l’accordo in caso di qualificazione alla prossima Champions League. Dopo l’arrivo alla Continassa intorno alle 10.30 di giovedì mattina, Spalletti ha incontrato i dirigenti bianconeri per definire i dettagli dell’intesa e conoscere da vicino lo staff e le strutture del club.
Il tecnico toscano, che in carriera ha guidato Roma, Inter e Napoli (con cui ha vinto lo scudetto nel 2023), sarà presentato ufficialmente all’Allianz Stadium e farà il suo esordio in panchina sabato sera contro la Cremonese. Accanto a lui ci sarà il suo fedele vice Marco Domenichini e, tra i collaboratori, anche Giovanni Martusciello, che torna a Torino dopo aver lavorato con Maurizio Sarri nella stagione 2019-2020.
Spalletti raccoglie un’eredità complicata: in appena otto mesi la Juventus ha cambiato tre allenatori — da Thiago Motta a Igor Tudor, fino a lui. Il club ha spiegato la scelta definendolo “un tecnico di grande esperienza e competenza”, capace di riportare equilibrio e gioco in una squadra che, nonostante la qualificazione in Champions, sembra aver smarrito la propria identità.
Durante la sua prima giornata in bianconero, Spalletti ha ricevuto l’abbraccio caloroso dei tifosi, molti dei quali lo hanno aspettato davanti al J Medical per foto e autografi. Non sono mancate battute sul tatuaggio del Napoli che l’allenatore porta sul braccio, simbolo dello scudetto conquistato due anni fa, ma anche motivo di curiosità e ironia tra i sostenitori juventini.
Dal punto di vista tecnico, il nuovo allenatore ha già iniziato a valutare come ridare solidità e carattere alla squadra. Spalletti dovrebbe ripartire dal suo consueto modulo 4-2-3-1, con una difesa a quattro composta da Kalulu e Cambiaso come terzini e Gatti e Kelly al centro, in attesa del rientro di Bremer. In attacco, il serbo Vlahovic sarà un punto fermo, mentre David e Openda dovranno convincere il nuovo mister. Da rilanciare anche Koopmeiners, grande investimento estivo che finora ha reso al di sotto delle aspettative.
Tra le pedine più attese c’è il giovane Yildiz, tornato al gol contro l’Udinese: Spalletti potrebbe valorizzarlo nel ruolo di trequartista, affidandogli un compito chiave nel rilancio offensivo della squadra.
La nuova era Spalletti alla Juventus parte quindi con un duplice obiettivo: ricostruire l’identità tattica e mentale del gruppo e riconquistare un posto stabile tra le grandi d’Europa. Per l’allenatore, dopo la fine dell’esperienza con la Nazionale, si tratta anche di una sfida personale, un’occasione per rimettersi in gioco e dimostrare ancora una volta il proprio valore in una panchina di primo piano.