Torino – Via Po pedonale, scoppia la polemica dei commercianti: “Un disastro, siamo già stati penalizzati dai cantieri”

02/11/2025

A Torino si accende il dibattito sulla possibile pedonalizzazione di via Po, una delle strade più iconiche della città, da sempre animata dai portici che collegano piazza Castello a piazza Vittorio Veneto. Dopo il via libera dell’assessora alla Mobilità Maria Lapietra Foglietta alla proposta avanzata dal consigliere Busconi (Avs), la questione è ora all’esame del Consiglio comunale. Ma tra i commercianti della zona si respira un clima di divisione e incertezza.

Da una parte c’è chi vede nel progetto una grande opportunità di rilancio turistico e ambientale, in linea con quanto già realizzato in altre vie del centro come via Roma, via Garibaldi e via Lagrange; dall’altra, molti negozianti temono l’ennesimo colpo a un’area commerciale già duramente provata. L’incubo dei cantieri infiniti — quelli che per oltre due anni hanno paralizzato la zona, causando un drastico calo degli incassi — è ancora vivo nella memoria di tutti.

Come ripota il quotidiano Repubblica, alcuni commercianti si dicono favorevoli all’iniziativa, convinti che una via Po liberata dalle auto, almeno nei fine settimana, possa diventare un nuovo polo d’attrazione per cittadini e turisti. Tra questi, Luca Brusco, gestore del bar “XO”, che auspica da tempo una riqualificazione in chiave pedonale. Dello stesso parere Daniele Liuzzo, titolare del negozio “Materiale resistente”, secondo cui gli eventuali disagi sarebbero solo temporanei: «È questione di abitudine — afferma — come già successo in via Lagrange, che oggi è un modello di successo».

Ma la maggioranza dei commercianti rimane scettica.

Molti ricordano con amarezza il periodo dei lavori iniziati nel marzo 2023, che avevano messo in ginocchio l’intera via. I gestori di chioschi e bancarelle temono che un nuovo intervento possa compromettere definitivamente le loro attività. Maria Barberio, edicolante sotto i portici, lancia l’allarme: «Le edicole stanno già scomparendo. Se chiudessero la strada alle auto, per noi sarebbe la fine».

Particolarmente critico anche il comparto dell’abbigliamento. La proprietaria del negozio “Momi”, da oltre trent’anni attiva nella zona, denuncia la scarsa valorizzazione del centro storico e il calo dei flussi di clienti: «Un tempo la festa di San Giovanni portava gente da tutta la città; quest’anno, invece, è stato un disastro. Durante la settimana i portici restano deserti».

Molti esercenti sottolineano inoltre come via Po abbia caratteristiche differenti rispetto ad altre vie pedonali torinesi: qui non ci sono grandi marchi né boutique di lusso, ma piuttosto piccoli negozi frequentati da clienti di passaggio, che spesso arrivano in auto, parcheggiano per pochi minuti e ripartono subito. Per loro, togliere i parcheggi equivarrebbe a perdere la clientela abituale.

A esprimere questo timore è Daniele Piovano, co-proprietario del negozio di make-up “Kryolan”: «La maggior parte dei nostri clienti arriva in macchina. Se spariscono i posti auto lungo via Po, il parcheggio Vittorio non basterà mai». Dello stesso avviso anche la titolare di un negozio di abbigliamento: «Non riesco neppure a immaginare la via completamente pedonale. Creerebbe problemi di traffico e ci penalizzerebbe ulteriormente».

 

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