
Torino può essere la Capitale tecnologica d’Italia – Fra crescita dell’Aerospazio e Intelligenza artificiale: il futuro della città
Torino può riconquistare il suo ruolo di centro tecnologico nazionale, puntando su settori in forte espansione come aerospazio, intelligenza artificiale, transizione energetica e rigenerazione urbana.
L’attuale contrazione del settore automobilistico ricorda altre fasi critiche della storia cittadina, superate grazie alla capacità di rinnovarsi profondamente. Dopo la perdita dello status di capitale nazionale nell’Ottocento, la città seppe reinventarsi puntando con decisione sull’industria e sulla creatività, avviando un periodo di forte espansione.
Oggi il contesto è diverso, ma alcune condizioni si ripetono: vaste aree da recuperare, atenei competitivi, competenze tecniche radicate e una qualità della vita molto più alta rispetto al passato recente. Per tornare protagonista, Torino deve scommettere non sulla fabbricazione in senso stretto — ormai spesso delocalizzata — ma sulla progettazione, sulla ricerca e su un patrimonio di conoscenze che costituisce uno dei suoi principali punti di forza.
Tra i settori strategici emergono transizione energetica, riqualificazione urbana, aerospazio e intelligenza artificiale.
Rendere più semplici e accessibili i processi legati all’energia pulita può favorire l’adozione di soluzioni innovative da parte di imprese e cittadini: esempi virtuosi arrivano dal riuso dei pannelli solari e dai nuovi sistemi di accumulo diffusi sul territorio. Parallelamente, una visione urbanistica aggiornata — sostenuta da un piano regolatore moderno e frutto di un confronto stabile con istituzioni e attori locali — può rafforzare l’attrattività della città e riportare giovani e investimenti.
Mentre l’automotive vive una fase complessa, l’industria aerospaziale è in forte espansione e contribuisce a collocare Torino tra le principali mete europee per capitali internazionali. Anche l’AI, se adottata con criteri chiari e trasparenti, può diventare un alleato per ampliare le capacità umane, superando lo stereotipo della tecnologia che “ruba” lavoro.
Nel processo di trasformazione un ruolo centrale spetta alle nuove generazioni, portatrici di idee e sperimentazione. È questo il tema al centro dell’incontro «Dal Regno all’Ingegno», promosso dall’Ordine degli Ingegneri, che punta a delineare il ritratto di una Torino pronta a tornare protagonista dell’innovazione nazionale.