
Ponte Immacolata: dalla Valle d’Aosta al Piemonte è stato un controesodo da incubo. 80 Km di coda e traffico bloccato
Il rientro dal Ponte dell’Immacolata ha creato pesanti disagi tra Valle d’Aosta e Piemonte. Fin dal primo pomeriggio, l’autostrada A5 e la statale 26 sono state sommerse dal traffico dei vacanzieri di ritorno dalle aree sciistiche, con un accumulo di veicoli che ha raggiunto punte di 80 chilometri di coda tra Nus e Viverone. Le auto avanzavano lentamente per ore, in un serpentone quasi ininterrotto.
La situazione si è aggravata per via delle partenze concentrate al termine della giornata sulla neve, con migliaia di veicoli diretti verso Torino, Milano e il resto del Piemonte. La società Sav ha evidenziato rallentamenti continui fino a Quincinetto, mentre più a valle la congestione si è propagata verso Ivrea, dove il traffico si è suddiviso tra diverse direttrici. Ulteriori problemi sono nati dal bypass a corsia unica del raccordo A4/A5 verso Santhià, necessario per evitare il viadotto Camolesa, che ha creato un nuovo collo di bottiglia all’altezza di Viverone.
Nemmeno la SS 26 è stata risparmiata: lunghi rallentamenti si sono formati già a Châtillon e si sono estesi fino al confine piemontese, complicati dai flussi provenienti da Valtournenche, Val d’Ayas e Valle del Lys. Gli incroci e le rotatorie a Verrès, Pont-Saint-Martin e Châtillon sono diventati veri punti di blocco, mentre in Val d’Ayas un cantiere con senso unico alternato ha peggiorato ulteriormente la circolazione.
La combinazione di traffico eccezionale, lavori stradali e partenze concentrate ha reso il viaggio di ritorno estremamente problematico, costringendo migliaia di automobilisti a tempi di percorrenza molto superiori al normale. Solo in tarda serata il flusso si è lentamente normalizzato.