
Torino – Guerriglia urbana al corteo di Askatasuna: sono 11 i poliziotti feriti. Petardi, pietre, fiamme e manganellate
Guerriglia urbana durante la manifestazione contro lo sgombero del centro sociale Askatasuna. Il corteo, partito inizialmente in modo pacifico, ha visto la partecipazione di migliaia di persone provenienti anche da altre città, unite dallo slogan contro il governo e in difesa dello spazio occupato. Secondo gli organizzatori i presenti erano circa diecimila, mentre per la Questura non avrebbero superato le tremila unità.
La situazione è degenerata quando i manifestanti hanno tentato di avvicinarsi all’edificio sgomberato due giorni prima, in corso Regina Margherita, dove era schierato un cordone della polizia. Per fermare l’avanzata, gli agenti hanno utilizzato idranti e lacrimogeni. A quel punto, una parte dei partecipanti, alcuni con il volto coperto, ha reagito lanciando pietre, petardi, fuochi d’artificio, bottiglie e vernice verso le forze dell’ordine. In diversi punti sono stati incendiati cassonetti, usati come barricate improvvisate, facendo salire ulteriormente il livello dello scontro.
Dopo circa mezz’ora di guerriglia urbana, il corteo ha cambiato direzione e si è spostato verso il centro, concludendosi nel tardo pomeriggio in corso Casale, davanti alla chiesa della Gran Madre. Dal palco improvvisato, gli organizzatori hanno ribadito la volontà di continuare la mobilitazione, affermando che le strade, le piazze, i cortei e le assemblee saranno d’ora in avanti la loro “casa”. Sono stati annunciati nuovi appuntamenti di protesta, a partire dalla notte di Capodanno, indicata come l’inizio di un nuovo anno di lotte.
Durante la chiusura della manifestazione, su alcuni palazzi di piazza Vittorio Veneto sono comparse scritte luminose di protesta contro la polizia, il sindaco Stefano Lo Russo e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il bilancio ufficiale fornito dalla Questura parla di undici agenti feriti. Dura la reazione politica, con la condanna del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, che ha denunciato la violenza degli scontri. “Ecco l’orrido volto di Askatasuna: violenza, violenza, violenza e bombe carta all’indirizzo delle divise”.
Il messaggio di solidarietà ai manifestanti arriva invece da Zerocalcare. “Non mi immagino Torino senza Askatasuna e spero che questo non accadrà mai”,