
Signorini, Corona in Tribunale: “Ho centinaia di testimonianze su di lui. Troveranno Sodoma e Gomorra”
Fabrizio Corona si è presentato al Palazzo di Giustizia di Milano per un interrogatorio da lui stesso sollecitato, nell’ambito dell’inchiesta che lo vede indagato per revenge porn in relazione alla diffusione di “immagini o video sessualmente espliciti” nel format Falsissimo, dopo la denuncia sporta da Alfonso Signorini. L’arrivo in tribunale, circondato da giornalisti e telecamere, ha subito trasformato l’udienza in un caso mediatico.
La querela di Signorini nasce dalle accuse lanciate da Corona nelle scorse settimane, secondo cui il conduttore televisivo avrebbe costruito un presunto “sistema” di favori sessuali rivolti a concorrenti o aspiranti tali del Grande Fratello. Durante l’interrogatorio, durato circa un’ora e mezza davanti ai magistrati e agli investigatori della Squadra mobile, Corona avrebbe dedicato pochissimo spazio alla contestazione di revenge porn, concentrandosi invece sulle accuse contro Signorini.
All’uscita dall’aula, l’ex fotografo dei vip ha parlato a lungo con i cronisti, sostenendo di aver fornito ai pm nomi, segnalazioni e numerose testimonianze. Ha dichiarato di aver raccolto oltre cento racconti e di essere a conoscenza di denunce ormai pronte al deposito. Tra queste, ha citato quella dell’ex concorrente del GF Vip Antonio Medugno, che – secondo quanto già anticipato – accuserebbe Signorini di violenza sessuale e tentata estorsione. In questo contesto Corona ha ribadito frasi durissime, arrivando a sostenere che “Se gli prendono il cellulare a Signorini trovano Sodoma e Gomorra”.
Corona ha negato che le sue iniziative siano mosse da spirito di vendetta, affermando di aver raccolto materiale dopo essersi indignato per l’esposizione pubblica di Signorini e di essere in possesso di fotografie e documenti che ritiene compromettenti. Ha inoltre attaccato il ruolo del conduttore, sostenendo che una posizione di tale rilievo comporti responsabilità precise e il rispetto di regole chiare nei casting televisivi.
Nel corso delle dichiarazioni pubbliche, Corona ha più volte sottolineato di muoversi con attenzione agli aspetti legali, affermando che i contenuti di Falsissimo vengono verificati sotto il profilo penale.
“Io non credo di essere stato qui per la mia indagine – ha spiegato – ma per un’altra indagine che si aprirà a breve per reati gravissimi che Signorini commette da dieci anni”. Nel momento in cui dall’alto della sua supponenzami ha denunciato per revenge porn, ha aperto un vaso di Pandora, perché loro oggi mi hanno chiamato e poi mi hanno fatto una domanda chiedendomi del reato di revenge porn, che non c’è e io verrò archiviato, e poi sono stato un’ora e passa a parlare dei reati che ha commesso Signorini. Io secondo voi rischio facendo questo? Non legalmente, perché le prove le ho. Il caso di Medugno è triste, perché spiega esattamente il caso zero di migliaia”
L’interrogatorio si inserisce in un’indagine più complessa, coordinata dalla Procura di Milano, che ha già portato a perquisizioni e all’acquisizione dei dispositivi elettronici di Corona e del materiale relativo al format. Foto, video e chat sono ora al vaglio degli inquirenti.