
A Torino apre il ‘Serial Killer Museum’: un viaggio nell’orrore unico in Italia – “E’ il lato oscuro della mente umana”
A Torino ha aperto il Serial Killer Museum. L’esposizione, unica nel suo genere in Italia, ha l’obiettivo di raccontare le vicende dei più noti assassini seriali della storia, analizzando non solo i crimini commessi, ma anche i meccanismi psicologici e sociali che li hanno resi oggetto di un’ossessione collettiva. In totale, sono dieci i casi scelti, tra i quali figurano nomi tristemente celebri come Ed Gein e Ted Bundy, ma anche figure italiane come Leonarda Cianciulli, la cosiddetta “saponificatrice di Correggio”.
Un viaggio nella mente criminale
Il museo è concepito come un percorso immersivo che unisce ricostruzioni scenografiche, reperti originali, materiali d’archivio e installazioni multimediali, accompagnati da un’audioguida che guida il visitatore in un vero e proprio viaggio nel lato oscuro della psiche umana. Ogni sala tematica approfondisce una diversa sfaccettatura del fenomeno, alternando elementi di cronaca e analisi psicologica. L’intento non è tanto quello di scioccare, quanto di comprendere come nascono, si sviluppano e vengono studiati i profili dei serial killer, unendo il rigore investigativo all’impatto emotivo.
Si passa, ad esempio, dai casi più noti della storia americana – come quello di Ed Gein, che creava oggetti con la pelle delle sue vittime, o di Ted Bundy, il “killer dal volto affascinante” – fino ai delitti italiani più macabri, ricostruiti attraverso documenti, fotografie e testimonianze. L’allestimento, accurato e immersivo, punta a stimolare la riflessione più che il sensazionalismo, invitando il pubblico a confrontarsi con la parte più oscura della mente umana.
Il fascino oscuro dei “mostri” moderni: il museo è specchio della società contemporanea
Il Serial Killer Museum di Torino non si limita quindi a esporre fatti di cronaca nera, ma diventa una riflessione sul nostro rapporto con il male e sulla sottile linea che separa l’interesse culturale dal voyeurismo. Una sorta di esperimento culturale che unisce storia, psicologia e spettacolarizzazione, mostrando come la figura del “mostro” sia diventata parte integrante dell’immaginario collettivo.
Dove: Galleria Tirrena, via Arcivescovado 9, Torino. Prezzo: 15 euro (13 euro con cuffie personali, 10 euro per gruppi da 10 persone, 8 euro per i possessori dell’Abbonamento Musei)