
A Torino arrivano 8 nuovi tratti ciclabili: 15 Km per collegare tutte le stazioni. Ecco il progetto

Già dal diverse settimane sono stati avviati a Torino i lavori per la costruzione di otto nuovi segmenti di piste ciclabili pensate per facilitare gli spostamenti degli studenti universitari ( e non solo). Questo progetto rappresenta un’estensione della rete ciclabile cittadina, con l’obiettivo di collegare le principali stazioni ferroviarie e della metropolitana alle varie sedi universitarie presenti nell’area metropolitana. Entro il 2026, saranno aggiunti complessivamente 15 chilometri di piste ciclabili alla rete esistente.
I nuovi percorsi includeranno tratte da Porta Susa verso le sedi di Informatica e Scienze Motorie, da Porta Nuova verso la facoltà di Medicina alle Molinette, dal Lingotto in direzione della Scuola di Amministrazione Aziendale, Economia e Politecnico, dalla stazione metro Bengasi verso il Politecnico e dalla futura stazione San Paolo verso il nuovo campus di Grugliasco.
I progetti esecutivi sono stati approvati alla fine dello scorso anno, per un totale di 4,1 milioni di euro finanziati con fondi del PNRR. I cantieri coinvolgeranno assi viari importanti come corso Umbria, corso Tassoni, corso Bramante, corso Cosenza, corso Giambone, via Tirreno, via Filadelfia, via Giordano Bruno, corso Siracusa, corso Maroncelli e via Nizza.
Gli interventi non saranno tutti omogenei. Per esempio, per collegare Porta Susa al dipartimento di Informatica situato presso il centro Pier della Francesca, si prevede solo una corsia ciclabile segnalata a terra lungo i controviali di corso Tassoni. Verranno inoltre messi in sicurezza alcuni incroci. Al contrario, corso Umbria avrà una pista ciclabile separata dalla carreggiata, con conseguente riduzione dei parcheggi disponibili. L’area complessa di largo Pier della Francesca è al momento oggetto solo di uno studio preliminare, poiché la separazione tra pedoni e ciclisti comporterebbe il rifacimento completo degli impianti, con costi elevati.
Alcune piste già presenti verranno invece riqualificate. È il caso della storica pista bidirezionale in via Filadelfia, considerata troppo stretta per i futuri volumi di traffico ciclistico. Qui si interverrà con un nuovo asfalto drenante di colore rosso e con una ridefinizione degli spazi che includerà pedoni, veicoli e sosta.
Gli interventi punteranno a migliorare la sicurezza stradale: saranno sistemati incroci pericolosi, installati attraversamenti rialzati, aggiornati gli impianti semaforici, ampliati marciapiedi e banchine, rifatta la segnaletica e inseriti nuovi arredi urbani e alberature. L’obiettivo è riequilibrare l’uso dello spazio pubblico, oggi ancora troppo sbilanciato a favore delle automobili. In luoghi dove lo spazio è limitato, e dove non è possibile eliminare i parcheggi, si opterà per soluzioni più leggere come le corsie ciclabili tracciate a terra, introdotte durante la pandemia come forma temporanea ma educativa per favorire la cultura della mobilità dolce.