
A Torino la prima banca islamica in Italia – E’ polemica
C’è chi, fra i politici locali, tuona parole come “E’ una vergogna!”.
Fa molto discutere la sempre piu’ probabile apertura a Torino della prima banca islamica d’Italia.
Nel nostro Paese si tratterebbe di un’assoluta novità, per quanto banche islamiche siano già piuttosto diffuse nel Vecchio continente: al Regno Unito spetta il primato, con ben 26 banche.
Il giro di affari della finanza islamica è notevole: oltre 2500 miliardi di dollari. con i settori di alimentari e abbigliamento a farla da padroni. E gli interscambi fra la nostra regione e i paesi principali a finanza islamica non sono certo la novità di oggi, ma hanno già sviluppato un giro f’affari di 4,6 miliardi di euro.
Di questi numeri e della nuova apertura si discuterà al quarto Turin Islamic Forum (Tief), in programma a Torino Incontra e a Etf Villa Gualino nei giorni 28, 29 e 30 ottobre.
L’appuntamento è organizzato dalla Città di Torino con Camera Commercio, Università e Assaif e supporto di Turismo Torino,
Ma l’idea della banca islamica ha scatenato polemiche, in particolare fra gli esponenti cittaidini di Fratelli d’Italia.
La parlamentare torinese Augusta Montaruli commenta duramente: “Nei giorni in cui la comunità internazionale si scandalizza per le mire del sultano turco Erdogan sulla Siria del nord, l’amministrazione di Torino pensa di annunciare la prima banca islamica in Italia, anche se virtuale (la banca, infatti sarà un’esperienza totalmente digitale, senza sportelli ndr). Forse la sindaca dimentica che non esiste alcuna legge dello Stato che regolamenti, e quindi consenta, la diffusione di strumenti di finanza islamica nella nostra nazione. Noi non lo permetteremo”.
Anche Maurizio Marrone, Capogruppo FDI in Regione Piemonte, si dichiara fortemente contrario: “Fortunatamente la Regione Piemonte non patrocina questa vergogna: esprimeremo, con apposito ordine del giorno il disappunto del Consiglio Regionale”.