
A Torino la prima vigna urbana hi-tech al mondo – Ecco il progetto ‘rivoluzionario’ del Politecnico

A Torino la prima vigna urbana hi-tech al mondo
Al Politecnico nasce la prima vigna urbana hi-tech al mondo. Su una superficie di quasi mille metri quadri saranno ospitate più di 750 piante di vite in vaso, che andranno ad arricchire il piano di riqualificazione del verde all’interno del polo universitario in uno spazio diviso tra aule e aree dedicate alla socializzazione e al relax di studenti e frequentatori del campus.
La presentazione si è tenuta ieri mattina a Palazzo Civico in occasione del convegno “Una vite alla volta”: seminiamo il cambiamento organizzato nell’ambito della kermesse Vendemmia a Torino – Grapes in town e Portici Divini, promossi da Regione Piemonte, con il patrocinio della Città di Torino e della Città Metropolitana di Torino, il supporto di Camera di commercio di Torino, con il coordinamento di VisitPiemonte.
Il nuovo progetto dimostra come la viticoltura possa giocare un ruolo chiave nella rigenerazione urbana, trasformando i luoghi in valore sociale, ambientale ed economico. Il grande valore aggiunto di questa vigna, poi, è dato dalla sua caratteristica di laboratorio a cielo aperto, in cui gli studenti del corso in Agritech Engineering del Politecnico potranno condurre esperimenti e attività didattiche, ma anche ricercatori e ricercatrici dell’Ateneo proporranno sperimentazioni in quello che sarà un vero e proprio living lab.
L’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, nel portare i saluti della Città, ha sottolineato che “si tratta di un progetto estremamente interessante e punta a creare un forte senso di appartenenza con tutti coloro che vorranno essere parte di questa grande avventura“.
“La posa della prima giovane pianta di vite – informa l’Ansa – ” è attesa entro giugno, ma il progetto è già decollato: nel crowdfunding iniziale sono stati raccolti oltre 90mila euro grazie ad aziende sponsor del territorio e numerosi donatori privati.
La vigna sarà al servizio degli studenti della nuova Laurea Magistrale in Agritech Engineering e funzionerà da laboratorio all’aperto per sperimentare soluzioni di agricoltura 4.0 e adattamento al cambiamento climatico”.