A Torino nasce la prima fabbrica che produce plastica naturale – “Un progetto da 40 milioni di euro”

Il gruppo Maip di Settimo Torinese investirà 40 milioni di euro in un nuovo impianto industriale di bio-plastiche, ottenute da Pha, una formula a base di poliidrossialcanoati, dietro la quale ci sono polimeri che nascono dal lavoro dei batteri e dalla fermentazione degli zuccheri.

L’obiettivo dell’azienda è quello di produrre su larga scala un materiale simile alla plastica ma biodegradabile, in modo da ridurre l’inquinamento ambientale. Il Pha non è una scoperta di Eligio Martini, l’imprenditore a capo del gruppo Maip, ma ha una lunga storia che inizia nel 1926, tuttavia, è ancora necessario trovare il modo di produrre la formula su base industriale. Martini, ingegnere chimico, ha acquisito recentemente Bio-On, l’azienda che aveva il medesimo obiettivo di sviluppare la prima plastica al mondo completamente bio-based, ma che era andata in bancarotta per frode.

Martini ha rilevato Bio-On dal Tribunale fallimentare di Bologna, con l’obiettivo di portare avanti il suo sogno di produrre le “plastiche” del futuro e creare il primo hub europeo delle bioplastiche.

“Ogni anno il mondo produce 480 milioni di tonnellate di plastiche, solo il 9% è riciclato. Tutto il resto viene disperso nell’ambiente. Il mio sogno è produrre su larga scala un materiale simile alla plastica ma biodegradabile», ha spiegato l’imprenditore al Corriere della Sera. «Maip – ha aggiunto – ” nasce nel 1962 e a lungo è stato un distributore puro di plastiche. Quando abbiamo rilevato l’azienda ci siamo resi conto che bisognava avviare la parte industriale, e ci siamo specializzati nel compounding di materie plastiche».

L’imprenditore su Bio-On
«Anche se alcune cose sono andate storte, si tratta di una società ricchissima di tecnologie che non può essere abbandonata- Tant’è vero che il governo l’ha inserite tra le aziende di interesse strategico per il paese», ha concluso il presidente di Maip al Corriere. «Bio-On ha centinaia di brevetti in tasca. Una miniera d’oro di tecnologia che intendiamo sviluppare. Sono convinto che potremo creare il primo hub europeo delle bioplastiche».