
A Torino si allarga la crisi dell’Automotive – Cassa integrazione a +142%, è allarme
A Torino si allarga la crisi dell’Automotive – Cassa integrazione a +142%, è allarme
La crisi dell’industria automobilistica colpisce duramente le aziende torinesi, con la cassa integrazione che aumenta del 142%. I dati dell’INPS confermano la gravità della situazione, con l’autorizzazione di 1,9 milioni di ore di cassa integrazione. Questo aumento segnala una crisi profonda nel settore, confermata dalle difficoltà che molte aziende stanno affrontando.
Mirafiori, caso simbolo
La fabbrica di Mirafiori a Torino ha annunciato il prolungamento della cassa integrazione per 2.240 lavoratori fino al 20 aprile.
Stellantis, nata dalla fusione di PSA e FCA, è al centro della tempesta, affrontando tensioni con il governo italiano su vari fronti, incluso il sostegno all’acquisto di veicoli elettrici e la gestione dell’occupazione.
Mirafiori, simbolo dell’industria auto italiana, evidenzia la necessità di un nuovo modello per affrontare le sfide strutturali del settore.
La situazione attuale potrebbe segnare il preludio a una trasformazione verso un’industria più sostenibile e innovativa, ma per ora il futuro rimane incerto, con il dialogo tra Stellantis e il governo che sarà cruciale.
Le conseguenze per i lavoratori
Le perdite salariali hanno un impatto significativo sulla vita quotidiana dei lavoratori e delle loro famiglie. In Italia, la cassa integrazione viene attivata per fornire un sostegno ai lavoratori in situazioni di crisi, garantendo loro un’indennità pari all’80% della retribuzione globale che avrebbero ricevuto per le ore non lavorate.
Ma il netto effettivamente percepito dai lavoratori in cassa integrazione può differire dall’80% dello stipendio lordo a causa dei massimali CIG e delle detrazioni dei contributi previdenziali, con un’aliquota ridotta del 5,84%, oltre alla tassazione basata sul reddito presunto. Questo può portare a una significativa riduzione del reddito disponibile per i lavoratori e delle risorse finanziarie disponibili per le loro famiglie, aumentando il carico finanziario e creando difficoltà nell’affrontare le spese quotidiane.