
A Torino una mega struttura accoglierà i bimbi profughi, ma è polemica: “No a grandi spazi come orfanotrofi”
“Nell’apprendere della volontà dell’Assessore regionale Caucino di allestire una mega struttura residenziale per minori a Cascina Torta in Strada del Drosso, tra Torino e Beinasco, ci preme sottolineare che la normativa regionale, statale ed europea non consente accoglienze di 120-150 minori nella stessa struttura. Si tratterebbe di un ritorno agli orfanotrofi, che in Europa abbiamo per fortuna consegnato alla storia. Dimensioni così grandi non sono adatte ad un’accoglienza per minori” – sono le parole di Monica Canalis – vice segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale e Vincenzo Camarda, presidente Commissione sanità e servizi sociali Comune di Torino e vice presidente Anci Piemonte.
I due esponenti politici aggiungono: “Si può comprendere che per motivi logistici, legati alla scarsa presenza di operatori di lingua ucraina, sia necessario accogliere temporaneamente gruppi di alcune decine di minori senza dividerli, ma è urgente garantire la programmazione di un’accoglienza in strutture più adeguate e a misura di bambino, di massimo 12 minori, che siano premessa di un rientro in patria. I paesi dell’est Europa avevano una triste tradizione di istituzionalizzazione dei minori, che non deve essere in nessun modo replicata in Italia e in Piemonte, dove invece prevale la tradizione dell’accoglienza in piccoli numeri in famiglie affidatarie.
L’enorme struttura di Cascina Torta può essere solo una prima accoglienza temporanea. Su questo auspichiamo dall’Assessore pronte rassicurazioni”.