Domenica sera: i poliziotti del Commissariato Barriera Milano sono intervenuti presso un’abitazione privata del quartiere, a seguito della segnalazione di un violento litigio in famiglia. Ad aprire la porta di casa è stata una cittadina dell’est, sulla trentina, che subito si è premurata di raccogliere da terra cocci di vetro ed altri oggetti rotti.
Gli agenti hanno notato immediatamente che la porta d’ingresso era gravemente danneggiata dall’interno, verosimilmente con l’utilizzo di oggetti acuminati; la maniglia risultava piegata e divelta; inoltre, la camera da letto si presentava quasi interamente danneggiata nel mobilio.
In quest’ultima stanza era presente il marito della donna che, interrogato in merito, ha detto agli agenti di aver provocato quei danni con le unghie.
Ma la perquisizione dei locali ha portato il rinvenimento di un’ascia e di una falce della lunghezza, entrambe, di 40 cm, con lama in acciaio ed entrambe molto affilate.
I due utensili nascosti sotto il letto erano stati utilizzati per compiere i gravi danneggiamenti in casa. Dagli accertamenti svolti è emerso un quadro di maltrattamenti in famiglia che andava avanti da oltre un anno, in particolar modo dal momento in cui l’uomo aveva perso il lavoro e si era rifugiato nell’alcool.
Mai però la compagna, dopo i litigi durante i quali veniva spesso percossa, se l’era sentita di sporgere denuncia contro, a causa delle sue minacce di ritorsioni. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.