
Aggressione a Daisy “Non un gesto razziale, ma un atto di imbecilli – Che sia punito severamente”
“E giusto punire severamente questo gesto criminale, compiuto nei confronti del’atleta azzurra. Ma prima di definirlo un atto razziale è giusto attendere l’evoluzione delle indagini. Intanto parliamo di un atto di imbecilli, prima di inserire l’aggressione in un filone, che magari fra sei mesi scopriremo che non avrà sostanza”.
Sul caso di Daisy Osuake, la ragazza di 22 anni colpita in strada a Moncalieri da un lancio di uova, è intervenuto il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, che ha commentato: “da cittadino italiano, ritengo che si tratti di atti criminali che devono essere puniti severamente il prima possibile. Ma si deve evitare di strumentalizzare l’episodio, mettendo un atto criminale dentro un filone razziale”.
Anche perché le indagini dei carabinieri non seguono questa pista, bensì quella di una bravata di un gruppo di ragazzi annoiati che già avevano colpito i passanti con uova a boro di un auto, per poi fuggire.
Gesti vigliacchi che però non facevano distinzioni di razza: il gruppo ha colpito casualmente in strada.
La “banda delle uova agisce a Moncalieri e nei comuni della cintura Sud; i casi segnalati a carabinieri e polizia, precedenti all’attacco a Daisy, sono stati numerosi nelle ultime settimane.
Resta la gravità del gesto e la piena solidarietà del governo rivolta alla speranza dell’atletica azzurra Daisy Osuake.
“I numeri dicono che non siamo di fronte ad un fenomeno di natura razziale – ha aggiunto Toninelli – ma non voglio né chiudere né aprire a questo discorso. Dico che dobbiamo contestare i singoli fatti e non inserirli in filoni razzisti prima di averne le prove. Ferno restando che i cittadini hanno il diritto di vivere tranquilli nei propri quartieri“.