
Agguato contro la Polizia: chiodi a tre punte in strada “Poteva finire in tragedia” – I mezzi diretti a Chiomonte
“Poteva finire in una vera e propria tragedia. Fortunatamente, la fermezza degli autisti degli automezzi in colonna ha consentito di evitare il peggio per tutti” – è il commento, diffuso in una nota dal Siulp, il sindacato dei lavoratori di polizia, dopo l agguato avvenuto nella notte tra sabato 4 e domenica 5 luglio, sulla A32, agli automezzi della polizia in marcia verso il cantiere Tav di Chiomonte.
Erano all’incirca le 00.45: le ruote delle auto si sono forate nella galleria Cels sui chiodi a tre punte sparsi sull’asfalto.
“È stato superato il limite – prosegue la nota del sindacato- “L’unica risposta che uno Stato di diritto che salvaguarda la propria autorità e la propria volontà politica, non può che essere tolleranza zero. Non è più possibile sperare in atti di responsabilità da parte di chi per decenni ha costretto le forze dell’ordine e l’autorità dello Stato a continui e pressanti servizi di contenimento, prevenzione e repressione, per garantire la costruzione della Tav che, piaccia o non piaccia, è stata voluta dal potere legislativo che rappresenta i cittadini e la loro sovranità”.
Intanto continua la protesta degli attivisti No Tav, il nuovo presidio a Chiomonte, nella zona dei Mulini, prosegue ormai da 15 giorni.