
Al Politecnico di Torino nasce il primo standard di scambio dati per la valutazione del rischio aziendale
E’ stato realizzato il primo standard per lo scambio dati efficiente tra macchine e sistemi di Intelligenza Artificiale, nell’ambito dell’uso dell’IA per la gestione del rischio nelle aziende. In questi giorni è nato MPAI-CUI (Compression and Understanding of Industrial Data).
Un sistema nell’ambito dell’uso dell’IA per la gestione del rischio nelle aziende, sviluppato all’interno di MPAI – acronimo di Moving Picture, Audio and Data Coding by Artificial Intelligence.
MPAI è un’organizzazione no profit internazionale che si occupa di standard di compressione dei dati basati sull’intelligenza artificiale (di cui il Politecnico è socio).
A dare la notizia è il Magazine del Politecnico poliflash.polito.it, che spiega, in un articolo della redazione: “Lo standard è stato messo a punto da un gruppo di lavoro dell’Ateneo – coordinato dal professor Guido Perboli, docente di Metodi Quantitativi e Sistemi di Supporto per le Decisioni presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico – in collaborazione con l’azienda Arisk, spin-off del Politecnico che opera nel campo del Fintech”.
Ecco di cosa si tratta
“E’ il primo standard che si occupa di fornire delle regole per lo scambio di dati tra computer e sistemi di intelligenza artificiale che forniscano predizioni sul fallimento, la governance ed i rischi delle aziende – aggiungono su poliflash.polito.it – ” Una sorta di grammatica per computer. Un tassello importante per creare sistemi di allerta per gli imprenditori, gli enti pubblici, le banche e le assicurazioni. Lo standard non definisce solo la grammatica con cui computer e IA si parlano, ma fornisce anche una serie di test per assicurarsi, ad esempio, che il sistema di IA non vada a discriminare un soggetto (privato o azienda) in base a dati arbitrari quali la provenienza geografica o il tipo di attività svolta. Fino al 20 settembre lo standard sarà disponibile in versione bozza sul sito di MPAI per raccogliere i suggerimenti della comunità scientifica e degli utenti. Dopodiché sarà ufficialmente pubblicato e disponibile per essere utilizzato”.