01/06/2019
Territorio
Al via il progetto Torino Centro Aperto – Il Comune promette “Più qualità della vita, meno traffico e parcheggi più facili”
Il confronto, spiegano da Palazzo Civico, proseguirà ancora nei prossimi mesi. E su questo fronte martedì scorso, negli uffici dell’assessorato alla Viabilità, c’è stato un incontro con i dirigenti scolastici e i rappresentanti dei genitori delle scuole poste all’interno del perimetro dell’attuale zona a traffico limitato. Poi, nel 2020, scatterà la nuova regolamentazione degli accessi al centro di Torino.
Dalle 7.30 alle 19.30 l’ingresso nell’area, che oggi è vietato fino alle 10.30, sarà permesso tramite l’introduzione di un particolare schema di ‘congestion charge’: a differenza dei sistemi attualmente in uso in altre città europee come Milano , Londra o Stoccolma che prevedono il pagamento di una tariffa nelle aree soggette a controllo, Torino intende applicare questo modello combinando l’acquisizione del diritto di accesso con le fruizione della sosta a raso o in struttura, senza ulteriori costi per l’utente.
Nei propositi dell’ assessora Lapietra – che vede in ‘Torino Centro Aperto’ ( questo il nome del progetto) anche l’occasione per rivitalizzare quella che da sempre è una porzione importante della città valorizzandone l’offerta commerciale, culturale e dei servizi – niente più automobilisti che si limitano ad attraversare il centro cittadino.
“Le possibilità offerte da tecnologie e applicazioni del cosiddetto ‘internet of things’ che prevedono la connessione in rete di oggetti e dispositivi consentiranno, attraverso la realizzazione di un software ad hoc, di monitorare gli accessi e la sosta offrendo informazioni sui parcheggi disponibili ai cittadini e – sottolinea l’assessora – di attuare politiche di regolazione del traffico a fini ambientali e, in generale, di vivibilità urbana”.
Migliorare la qualità della vita di chi lo abita, ci lavora, studia o lo visita – riducendo il numero degli incidenti, la sosta irregolare e l’inquinamento acustico e atmosferico – e, nel contempo, garantire il diritto alla mobilità individuale sono tra gli obiettivi che l’Amministrazione si propone di raggiungere con ‘Torino Centro Aperto’.
Come? Precisano dal Comune:
“Aumentando l’ efficienza, la funzionalità, e sviluppando ulteriormente, la rete del trasporto pubblico, incrementando la mobilità pulita alternativa all’auto, destinando più risorse alle manutenzione stradali e agli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche e di riqualificazione degli spazi urbani, incentivando il rinnovo del parco mezzi della logistica dell’ultimo miglio”.
“La progettazione della linea 2 della metropolitana e la revisione della rete di Gtt, concepita quasi 40 anni fa, a cui stanno dando un grande supporto l’analisi dei dati provenienti dalle celle telefoniche vanno letti in un’ottica di complementarietà con le nuove regole di accesso al centro”, spiega l’assessora Lapietra.
“Intanto – prosegue l’assessora – è stato avviato anche un ragionamento complessivo sulla viabilità che includerà la revisione degli spazi, tra cui quelli dedicati ai pedoni, e, grazie anche ai fondi ottenuti con la partecipazione a progetti europei, Torino è tra le prime città a sperimentare il MaaS – Mobility as a Service (Mobilità come Servizio), un nuovo modello finalizzato ad erogare i diversi servizi di mobilità presenti in città”.
Dopo l’arrivo, previsto a partire dal mese di settembre, dei nuovi autobus che consentiranno di potenziare il trasporto pubblico, la vecchia ZTL potrà quindi prepararsi alla pensione sostituita da un progetto innovativo come ‘Torino Centro Aperto’ che doterà la città di uno strumento digitale più versatile e flessibile per la gestione delle regole di accesso, transito e sosta – in particolare nel centro – e in grado di rispondere alle esigenze attuali e future”.
Parcheggi più semplici da trovare
La riduzione del traffico causato da chi alla ricerca di un parcheggio gira a lungo senza riuscire a trovarlo, insieme all’azzeramento del traffico di puro attraversamento, sono due dei molteplici effetti attesi dalla realizzazione di ‘Torino Centro Aperto’.
Un risultato reso possibile dall’infrastruttura tecnologica del progetto che consentirà a chi sta per entrare all’interno del perimetro della ZTL di poter visualizzare sui display collocati in prossimità dei varchi elettronici i posti disponibili per la sosta. Nel caso utilizzi una app potrà conoscere anche quelli occupati o in scadenza.
Nel momento dell’ingresso la telecamera registrerà il numero di targa del veicolo. Giunto a destinazione, un sensore ne rileverà la presenza sullo stallo e l’informazione sarà trasmessa alla piattaforma che provvederà all’aggiornamento degli schermi e dei portali informativi passandolo da libero a occupato.
Per il pagamento della sosta, per il quale non sarà necessario esibire sul cruscotto alcuna ricevuta, l’utente potrà utilizzare i parcometri o un’applicazione mobile: sarà necessario digitare il numero di targa. Qualora si protragga oltre il tempo previsto, chi abbia utilizzato l’app potrà essere avvertito con un messaggio e decidere se interromperla o prolungarla.
Il sensore, come successo al momento dell’arrivo del veicolo, ne rileverà anche la partenza. A quel punto la notizia della disponibilità dello stallo entrerà nel sistema e gli utenti del servizio potranno nuovamente visualizzarlo tra quelli non occupati.
Questo sistema ottimizzerà anche le operazioni di controllo del personale chiamato a verificare il pagamento della sosta che potrà essere avvertito tramite un avviso della presenza di veicoli non in regola.
e oggi le informazioni sul progetto, sui suoi sviluppi e la posizione dell’Amministrazione sono disponibili all’interno del portale cittadino della mobilità ‘Muoversi a Torino’ all’indirizzo internet www.muoversiatorino.it/torinocentroaperto/
Nuovi autobus per la città
L’arrivo dei nuovi autobus è sempre stata una condizione necessaria per l’avvio del nuovo sistema di regolamentazione degli accessi al centro di Torino. Mezzi, che con la riduzione della congestione e della sosta selvaggia, potranno viaggiare più rapidi e rendere il trasporto pubblico davvero alternativo all’auto privata.
Per riuscirci l’assessorato alla Mobilità, d’intesa con Gtt, sta anche lavorando alla revisione della rete. Allo studio anche la creazione di corsie preferenziali e l’estensione del servizio di priorità semaforica per garantire il verde ai mezzi pubblici lungo il loro percorso.
Misure che, insieme alla realizzazione del progetto ‘Torino Centro Aperto’, vogliono incentivare chi vive in città o ha qui il proprio lavoro, ci studia o magari solo la visita, all’uso di mezzi di trasporto diversi e condivisi.
“Un vero e proprio cambiamento nelle abitudini per il quale è necessaria anche una dose di disponibilità personale – concludono da Palazzo Civico – “Ma che migliorerà la qualità della vita in città sulla quale l’intenso uso degli autoveicoli privati e la congestione che ne deriva sono oggi i due fattori che incidono più negativamente.
Le automobili rubano spazio pubblico, inquinano l’aria e producono rumore. Sono causa di stress e di enormi perdite di tempo.
Un centro cittadino attraversato da meno auto è più gradevole e attrattivo. Si presta allo shopping e alle passeggiate in un contesto più godibile”
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