
Alberto (Api): “A Torino manca politica industriale” – E Nosiglia raduna imprenditori, istituzioni e sindacati.
Si svolgerà in questi giorni, a Torino l’incontro fra imprenditori, sindacati e istituzioni, riuniti dalla diocesi per trovare una soluzione alla crisi del lavoro in città e nella provincia.
“Non ci si può limitare a una vicinanza a parole ai tanti che hanno perso il lavoro o temono di perderlo” – aveva spiegato nei giorni di Natale l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, aggiungendo. “Vogliamo anticipare le trasformazioni che si stanno abbattendo sul nostro territorio e che potrebbero avere gravi conseguenze sul piano occupazionale”.
Sul nuovo tavolo di lavoro e l’impegno della diocesi di Torino è positivo il commento di Corrado Alberto, presidente di Api, Associazione Piccole e Medie Industrie: “Stupisce che sia la Curia a doversi fare carico di un tavolo del lavoro, ed è ammirevole l’impegno della diocesi che conferma il fatto che manchi una visione di politica industriale sul nostro territorio”.
Così ha commentato Alberto, intervistato da Repubblica. “L’iniziativa dell’arcivescovo Nosiglia è lodevole. Ma c’è da chiedersi: per quanto tempo ancora le istituzioni saranno latitanti rispetto alla situazione economica della città? Qui si tratta di attirare investitori e non puo’ certo farlo Nosiglia”.
Corrado elenca poi una serie di dati, preoccupanti, che riguardano il territorio:
“I fatturati delle aziende sono i calo, gli investimenti pure e anche i posti di lavoro. Inoltre, fra il 2017 e il 2018 con industria 4.0 le imprese hanno investito molto. Si sono esposte finanziariamente e il rischio che la tenuta economica frani è dietro l’angolo. Ciò che manca a Torino e provincia – conclude il presidente di Api: “è una politica industriale. Nessuno sa se questo territorio intenda per il futuro puntare ancora sulla manifattura. Sono stati promessi i 100 milioni per l’area di crisi, ma non se ne sa piu’ niente”.