
Alfonso Signorini indagato per violenza sessuale ed estorsione. La Procura apre il fascicolo: le ultime
La Procura di Milano ha aperto un’indagine nei confronti di Alfonso Signorini. Il giornalista e volto televisivo risulta formalmente iscritto nel registro degli indagati con le ipotesi di violenza sessuale ed estorsione. Il fascicolo è seguito dal pubblico ministero Alessandro Gobbis, insieme all’aggiunta Letizia Mannella, ed è stato avviato a seguito della denuncia presentata nei giorni precedenti al Natale da Antonio Medugno, ex concorrente del Grande Fratello.
Medugno è il primo soggetto ad aver sostenuto in sede giudiziaria l’esistenza di un presunto meccanismo di favori, già denunciato pubblicamente da Fabrizio Corona: secondo questa ricostruzione, l’accesso al programma televisivo sarebbe stato subordinato a richieste di natura sessuale. Le accuse sono ora al vaglio della magistratura, che dovrà verificarne la fondatezza attraverso le indagini in corso.
La notizia dell’apertura del fascicolo arriva a breve distanza dall’annuncio dell’autosospensione di Signorini da Mediaset. La decisione, comunicata dai suoi legali come misura prudenziale, è stata presa dopo le affermazioni diffuse da Corona nel format Falsissimo su YouTube e sarebbe stata accolta dall’azienda televisiva.
“In vista del percorso giudiziario che lo attende – scrive il quotidiano Repubblica – ” il conduttore ha cambiato i suoi difensori alzando il tiro. Ora a rappresentarlo sono due big del foro, Daniela Missaglia e Domenico Aiello. Lei è tra le più esperte avvocate di diritto di famiglia e della persona e, avendo assistito Nina Moric nella sua separazione dall’ex marito Fabrizio Corona, conosce già l’avversario. Ma ha seguito anche altre separazioni tra vip come quelle tra Stefano Ricucci e Anna Falchi e Gigi Buffon e Alena Seredova. Lui, penalista, è stato invece il difensore tra gli altri di Roberto Maroni nel caso delle presunte irregolarità in contratti relativi a Expo 2015 e a Eupolis, e oggi il legale dell’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, accusato di corruzione per un filone del caso Garlasco. Signorini si affida dunque a una coppia di difensori di peso nell’ambito “della complessa vicenda che lo vede vittima di gravi e continuate condotte criminose” come da loro definito il caso in questione. “Abbiamo quanto necessario per dimostrare che quella denunciata è una ricostruzione dei fatti balorda come lo sono gli autori della denuncia – afferma Aiello – Gli autori della denuncia sono disposti a tutto, anche a rovinare la vita delle persone, per guadagnare milioni di euro. È quella che definisco ‘l’etica della monnezza’”.