
Ancora crolli sul Monviso – Nuovi distacchi di roccia nella parete nordest
Continuano nelle ultime ore i distacchi di roccia dalla parete nordest del Monviso: “un fenomeno destinato a proseguire” sottolinea l’Arpa, Agenzia regionale protezione ambientale. Ed è ora necessario, secondo Arpa, “percorrere con le dovute cautele il tratto del sentiero che porta al Colle di Viso in corrispondenza del canale di crollo”.
E’ questa la raccomandazione dell’Agenzia regionale protezione ambientale, che solo due settimane fa che ha effettuato un nuovo rilievo con un drone, in sinergia con Arpa Valle d’Aosta. L’ultimo rilievo, riporta l’Ansa , “ha consentito di rilevare, con elevato dettaglio, le condizioni di avanzata fessurazione dell’ammasso roccioso interessato dai crolli”.
Ora, spiega l’Arpa: “verranno condotte le analisi e l’elaborazione delle immagini e dei dai registrati e, in collaborazione con l’Università di Torino, si tenterà di costruire il quadro complessivo della residua propensione del settore di parete a generare crolli”.
Nella parete nordest del Monviso i crolli son iniziati il 26 dicembre 2019. Il giorno dopo Natale si sono staccati 150-200 mila metri cubi di roccia, precipitati da quota 3200 metri fino a 2800. Erano compresi almeno 4 massi di 150-250 metri cubi di dimensioni.
Fra le cause dei crolli ci sono i cambiamenti climatici, che hanno portato alla degradazione del permafrost.