Appendino ai Torinesi “Ma in città quanti sono i No-Bike?” Il dibattito è aperto

21/08/2021

“Ma quanti sono veramente i “no-bike”?”. E’ la domanda che Chiara Appendino pone ai torinesi.
“In questi giorni si parla molto dei cosiddetti “no-green pass” e “no-vax”. Per mesi si è parlato dei “no-mask”
Oggi, però, vorrei introdurre nel dibattito una nuova (si fa per dire) figura: quella dei “no-bike” – così esordisce Appendino che apre un interessante dibattito.
“Sempre più spesso infatti – aggiunge la sindaca – ” ci si imbatte in articoli, discussioni social o polemiche riguardanti le abitudini dei ciclisti, il fastidio che si prova quando li si incrocia a bordo delle proprie automobili ma soprattutto polemiche riguardanti la realizzazione di nuove piste ciclabili.
Non importa che la pista ciclabile sia delimitata da un cordolo, sia su sede dedicata o sia una semplice corsia ciclabile (come previsto dal nuovo CdS), la polemica è sempre assicurata. Non importa nemmeno che ogni bici in più in strada significhi un traffico veicolare più scorrevole in città. E non importa che più biciclette significhi meno smog e aria più pulita.
Lo dico per esperienza personale perchè non c’è stato singolo metro, su oltre 100km di nuovi percorsi realizzati in questi 5 anni (su 200km esistenti), che non sia stato al centro di una o più polemiche.
Sia chiaro, nessuna di queste polemiche ci ha rallentato o fatto cambiare strada. Questa svolta sulla mobilità sostenibile l’avevamo promessa nel nostro programma elettorale e l’abbiamo realizzata.

Parlandone con alcuni colleghi sindaci di altre città che stanno utilizzando i fondi dedicati del governo per realizzare percorsi ciclabili, sembra che la situazione sia analoga quasi ovunque, qualsiasi sia la forza politica che le amministra.

Allora la domanda che vorrei rivolgere a tutti, giornalisti, associazioni, semplici cittadini, è: quanti sono davvero “no-bike”? Si tratta semplicemente di una minoranza che viene amplificata dai media in cerca di polemiche oppure di una fetta più consistente di popolazione?

Alcuni mesi fa, un quotidiano, La Stampa, aveva lanciato un sondaggio online e, su circa 8 mila votanti, solo il 15% si è dichiarato “no-bike”.

Allora, visto che in autunno si rinnovano le amministrazioni delle principali città italiane e il tema della mobilità “dolce” o “leggera” riguarda tutti noi, proviamo a mettere un punto fermo.
La mobilità sostenibile dovrà essere trattata come un tabù, come un tema che divide le tifoserie, oppure se ne potrà parlare con oggettività e raziocinio, in un’ottica di svolta che guarda al futuro?
Parliamone”.

Chiara Appendino alncia il dibattito sul tema sul suo profilo linkedin. Puoi leggere intervento e risposte a questo link  https://www.linkedin.com/posts/chiaraappendino_ma-quanti-sono-veramente-i-no-bike-in-activity-6834813030639919104-zZ-0

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