
Appendino “Torino si prepari a Fase 2: 80 esperti al lavoro, nuove regole per trasporti e spazi pubblici”
Importante intervento della sindaca di Torino Chiara Appendino che ha parlato di presente e futuro della città. In un video postato sulla propria pagina facebook, la prima cittadina ha spiegato che il Comune sta pianificando gli interventi da adottare nella fase 2 dell’emergenza coronavirus, attesa in Italia come fase di risveglio e di ripresa delle attività, un periodo di grande impegno collettivo per reinventarsi una sorta di normalità.
La necessità è ora bloccare l’emergenza sanitaria, ma pensare anche al futuro della città.
Un primo passo da compiere per il contenimento dell’epidemia e l’intervento sulle case di riposo per anziani (gravemente colpite dal virus) e sui tamponi da effettuare.
Su questo tema la sindaca ha spiegato: “I Comuni non hanno competenza diretta e noi non definiamo le politiche con cui si fanno i tamponi. Stiamo sollecitando la Regione affinché possa essere effettuate una serie di attività”.
Sulle RSA: “Sono i posti dove ci sono le maggiori fragilità – spiega Appendino – “lì dentro ci lavora anche il personale sanitario che sta richiedendo di essere sottoposto a tampone e di lavorare in sicurezza”. In settimana è prevista un’attività di monitoraggio delle condizioni delle case di riposo, operazione che vedrà in prima linea la Città Metropolitana e le Province.
Per ciò che riguarda la gestione dell’attesa Fase 2, così ha evidenziato Appendino:
“I Comuni dovranno essere i pilastri della ripartenza del Paese. Dovremo sperimentare un nuovo modo di vivere gli spazi pubblici, i teatri, la cultura e la ripresa delle aziende in sicurezza. Serviranno risorse specifiche e infrastrutture”.
Sarà necessario inoltre organizzare un nuovo modo di vivere gli spazi pubblici in città:
“Con 80 esperti stiamo già lavorando a delle regole – evidenzia la sindaca – “Pensiamo solo ai trasporti: abbiamo sempre pensato in ottica di mobilità collettiva e dovremo ora cominciare a pensare in ottica di mobilità individuale, ma sostenibile.
E una delle prime azioni per la ripresa – conclude Chiara Appendino – sarà la necessità di rivivere gli spazi per bambini e per poter praticare attività sportiva. I nostri parchi saranno luoghi che dovremmo ripensare per permettere questa tipologia di attività”.