
Approvato il Decreto Sicurezza sul lavoro: ecco cosa prevede. Dai bonus per le aziende virtuose alla stretta sugli appalti. Le novità
Il Decreto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro è stato definitivamente approvato dal Parlamento ed è ora legge dello Stato.
Il provvedimento introduce una serie di misure pensate per rafforzare la tutela della salute dei lavoratori e ridurre il numero di infortuni, ancora troppo elevato secondo istituzioni e parti sociali.
La ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone ha definito l’approvazione del decreto un passaggio fondamentale per costruire “un lavoro sicuro e di qualità”, parlando di un intervento strutturato e condiviso. Il testo affronta la sicurezza in modo organico, puntando su cinque pilastri: sistemi premianti o penalizzanti in base al rischio reale delle imprese, maggiore trasparenza nella catena degli appalti e subappalti, formazione continua e mirata, rafforzamento dei controlli e cooperazione tra istituzioni, parti sociali e ordini professionali.
Tra le novità principali figurano l’introduzione di un badge digitale di cantiere nei settori più esposti, un meccanismo di incentivi per le aziende virtuose, un’attenzione più stringente alla gestione degli appalti e l’assunzione di circa 400 nuove unità tra ispettori del lavoro e Carabinieri del Comando per la Tutela del lavoro. Il decreto prevede inoltre strumenti per monitorare e valutare anche i cosiddetti “mancati infortuni”, rafforzando la prevenzione.
Ampio spazio è dedicato ai giovani: viene estesa la copertura Inail agli studenti impegnati nei percorsi di alternanza scuola-lavoro, anche durante gli spostamenti, e sono escluse per loro le mansioni più rischiose. Sono previste borse di studio per gli orfani delle vittime sul lavoro e nuove regole per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.
Sul fronte sindacale, la Cgil esprime forti critiche, ritenendo il decreto insufficiente e sbilanciato a favore delle imprese. Più favorevole il giudizio della Cisl, che riconosce passi avanti su formazione, vigilanza e responsabilità aziendale, pur sottolineando che la vera sfida sarà l’attuazione concreta delle nuove norme.