Assurdo in Piemonte: code e assalto per il nuovo medico di base

Scene di enorme  disagio, ieri mattina, presso una sede piemontese dell’Asl.  Caos e lunghe code, con l’obiettivo dei presenti di accaparrarsi uno dei 500 posti disponibili per essere assegnati a un nuovo medico di base, in un territorio in cui da mesi si segnala una grave carenza di personale medico.

E’ accaduto a Verbania

La crisi sanitaria nel Verbano Cusio Ossola
La situazione è critica: diversi medici di base sono andati in pensione negli ultimi mesi senza essere sostituiti, lasciando centinaia di pazienti privi di assistenza primaria. Di conseguenza, la Casa della Salute locale è stata travolta dalle richieste, riuscendo a gestire solo le urgenze.

Una donna, intervistata dopo essere stata in coda per ore, ha raccontato a La Presse: “Sono arrivata alle 7 del mattino e sono riuscita a completare la pratica solo alle 11. I numeri sono stati distribuiti a partire dalle 8, ma la lentezza del processo ha reso l’attesa estenuante”. Il suo racconto evidenzia le difficoltà che molti cittadini, spesso con problemi di salute, stanno affrontando.

Le critiche del Partito Democratico locale
Riccardo Brezza, esponente del Pd di Verbania, ha denunciato con forza la situazione: “Da mesi segnaliamo la crisi dei medici di famiglia e il collasso della sanità territoriale nel Verbano Cusio Ossola. Il diritto alla salute, uno dei più fondamentali, non è più garantito. Le misure adottate dalla Regione Piemonte non stanno producendo risultati concreti”.

Brezza ha puntato il dito contro il Presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’Assessore alla Sanità, Federico Riboldi, accusandoli di immobilismo e chiedendo interventi immediati e risolutivi. “Meno passerelle politiche e più soluzioni concrete” ha dichiarato, invitando anche il Sindaco di Verbania, Giandomenico Albertella, a prendere una posizione più ferma.

Un appello alle istituzioni regionali
Secondo il Pd, il sindaco starebbe dando priorità alla sua alleanza politica con Cirio, sacrificando gli interessi dei cittadini locali. L’opposizione ha definito la situazione “una vergogna” e ha chiesto un intervento urgente per riportare la sanità territoriale a livelli adeguati.