
Attivisti bloccano la Torino -Chivasso, rabbia degli automobilisti. Marnati “Condanniamo queste manifestazioni non autorizzate”
Attivisti bloccano la Torino -Chivasso, rabbia degli automobilisti. Marnati “Condanniamo queste manifestazioni non autorizzate”
Alcuni attivisti di Ultima Generazione, aderenti alla campagna “Non paghiamo il fossile”, hanno bloccato il traffico la scorsa mattina sulla strada provinciale 11 Padana Superiore Torino-Chivasso per circa 20 minuti.
Erano circa le 8 quando i manifestanti si sono posizionati in mezzo alla carreggiata bloccando il traffico. Gli attivisti hanno protestato contro la disattenzione dell’opinione pubblica sull’emergenza climatica.
Ma l’occupazione della strada ha scatenato la rabbia degli automobilisti.
La Polizia è intervenuta per liberare il traffico con i sei attivisti spostati sulla corsia di emergenza e identificati dalle forze dell’Ordine.
““Abbiamo deciso di bloccare la Città dell’Automobile, per lanciare il messaggio ‘Stop al fossile’. La qualità dell’aria della nostra città ha sforato sistematicamente il limite dei 50ug/m3 di Pm10 per più dei 35 giorni all’anno previsti dalla legge, con conseguenze sulla salute dei cittadini/e” è il messaggio degli attivisti.
La reazione della politica.
L’Assessore regionale del Piemonte all’ambiente, energia, innovazione, ricerca Matteo Marnati ha condannato il gesto:
“Per l’ennesima volta devo condannare queste manifestazioni non autorizzate, che hanno carattere puramente mediatico e non danno alcun contributo al miglioramento del nostro ambiente. Il fine non giustifica i mezzi e se commetti dei reati devi essere condannato e punito. A Padova la Procura infatti ha preso di petto la situazione e ha indagato 12 attivisti del clima, contestando a cinque di loro anche il reato di associazione a delinquere finalizzata al deturpamento dei beni culturali, interruzione di pubblico servizio e ostacolo alla libera circolazione. Rischiano fino a sette anni di carcere.
Per fortuna la maggioranza dei giovani non sono come loro e lavorano sul serio per trovare vere soluzioni.. L’impegno della giunta regionale e del Consiglio regionale del Piemonte continua attraverso importanti investimenti che superano i 500 milioni di euro. Tutti dedicati alla transizione ecologica del Piemonte”.