
Barriera di Milano è una polveriera – Situazione mai così grave: è allarme dopo l’ennesima rissa fra bande di africani
La furiosa rissa scoppiata la scorsa settimana fra due bande, una di nordafricani, l’altra composta da centrafricani ha allarmato ulteriormente il territorio. Le due bande, con decine di persone, si sono affrontate venerdì sera in largo Palermo. Sono dovute intervenire numerose pattuglie: quattro gli arrestati al termine delle operazioni.
E sono ancora momenti di altissima tensione in Barriera di Milano, dopo l’installazione delle telecamere ai giardini Montanaro, ostacolando il lavoro dei pusher.
Senegalesi e marocchini devono conquistare nuove fette di territorio, da qui la rissa che ha rischiato di mettere in mezzo anche i cittadini che transitavano in quelle strade.
A lanciare l’allarme su una situazione che sta diventando gravissima è la presidente di Sesta Circoscrizione Carlotta Salerno, preoccupata per il riaccendersi della guerra fra bande: “Il nuovo piano sicurezza con le telecamere, un’attenzione all’illuminazione e al controllo del territorio è un bene, serve per gestire la convivenza civile nel quartiere, ma nessun tavolo per la sicurezza può sgominare le bande» – ha dichiarato al quotidiano Repubblica. E Largo Palermo «è sempre stato un punto critico, ma adesso la situazione è grave come non lo è mai stata”.
Ma Raffaele Petrarulo, capogruppo di Forza Italia in Comune, attacca: “Già da tempo abbiamo denunciato che a Torino c’erano lotte all’interno della Barriera di Milano, episodi di delinquenza, spaccio. E la petizione sulla sicurezza del 2014 con oltre mille film lo dimostra. Quanto accade oggi – aggiunge – “è il frutto della mancata attenzione verso le denunce del sottoscritto e di tutti quelli che hanno firmato la nostra petizione. Ma viene da chiedersi – aggiunge il capogruppo di Forza Italia – “dov’era la presidente Salerno con il Pd e i Moderati quando la città era guidata da Fassino? Io e gli oltre mille cittadini da tempo gridiamo che questo territorio è una polveriera, ma nessuno probabilmente ci ha preso in considerazione”.