
Bici lanciata ai Murazzi – Al via il processo per i maggiorenni accusati di tentato omicidio. E il giudice dice no alla “giustizia riparativa”
Bici lanciata ai Murazzi – Al via il processo per i maggiorenni accusati di tentato omicidio. E il giudice dice no alla “giustizia riparativa”
Il giudice per l’udienza preliminare, Ombretta Vanini, ha respinto la richiesta di giustizia riparativa per Sara Cherici, la 19enne imputata a Torino per il lancio di una bici elettrica dalla balaustra dei Murazzi nel gennaio 2023.
Questa richiesta, prevista dalla riforma Cartabia, avrebbe consentito una possibile riconciliazione tra la vittima e l’imputata, ma è stata respinta poiché Sara non avrebbe riconosciuto le proprie responsabilità.
La vicenda ha già portato a pesanti condanne per tre minorenni, mentre un altro imputato maggiorenne sarà processato con il rito abbreviato il 29 febbraio.
Il processo ordinario per Sara Cherici è stato rinviato al 2 luglio.
«La nostra assistita – hanno spiegato i due avvocati, come riporta La Stampa – ” – ha chiarito il suo comportamento di quella sera. Non è stata lei a lanciare la bicicletta. Ora sarà il processo a valutare se c’è stato o meno un concorso nel reato. Ma non c’è motivo per negare la giustizia riparativa». In caso di ammissione a questo istituto è previsto l’intervento di un mediatore che valuterà un progetto finalizzato alla «riparazione» delle conseguenze del fatto. I difensori osservano che si tratterebbe, in base alle nome, di un «percorso parallelo e non alternativo al giudizio in sede penale».