
Chernobyl, lo scudo de reattore non isola più le radiazioni – L’allarme
Lo scudo protettivo che dovrebbe isolare il reattore di Chernobyl non assicura più il contenimento delle radiazioni. A comunicarlo è l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, che dopo una verifica svolta la scorsa settimana ha confermato che la struttura ha subito danni significativi in seguito a un attacco con droni avvenuto lo scorso febbraio.
Secondo quanto riportato dalle autorità ucraine alle Nazioni Unite, un velivolo senza pilota caricato con un potente esplosivo avrebbe colpito la “New Safe Confinement”, l’enorme copertura in acciaio costata 1,5 miliardi di euro e progettata grazie a un consorzio internazionale guidato dall’Unione Europea. L’esplosione avrebbe aperto una breccia nella cupola, riducendo la sua efficacia nel bloccare la dispersione radioattiva. Mosca respinge ogni accusa di coinvolgimento.
Il direttore dell’Aiea, Rafael Grossi, ha spiegato che la missione tecnica ha rilevato la perdita delle funzioni di sicurezza principali, in particolare quella di confinamento del materiale contaminato.
Grossi ha comunque chiarito che le parti strutturali fondamentali e i sistemi che monitorano i livelli di radiazione non risultano compromessi in modo irreversibile. Sono già iniziati interventi di riparazione, ma l’Aiea avverte che il ripristino totale della copertura è considerato imprescindibile per evitare un ulteriore deterioramento e per mantenere nel lungo periodo condizioni accettabili di sicurezza nucleare.