
Chiude un altro pezzo di Torino, la Paravia, la libreria piu’ antica di Torino cessa l’attività.
Chiude un altro pezzo di Torino e… d’Italia
Con la chiusura della Paravia, a scomparire non è solo un pezzo di storia e cultura torinese, ma anche italiana. Infatti, il punto vendita di piazza Arbarello, smette di esistere dopo 208 anni di onorata carriera. Oltre due secoli di storia vedranno la parola fine proprio in questi giorni. Le sorelle Nadia e Sonia che gestiscono la libreria, ereditata dal padre, si devono arrendere ad una crisi delle vendite acuita dall’espansione dei colossi del web e non solo.
Ma non è (solo) colpa del web
Ma la crisi irreversibile del negozio, spiegano le sorelle, non è causata dalla vendita on-line e nemmeno dalla riduzione del numero dei lettori. Bensì dalla mancanza di una legge che tuteli piccoli e medi librai regolamentando la politica degli sconti selvaggi. Con questo strumento, infatti, i grossi gruppi stanno divorando i piccoli, come nel caso della Paravia o di altre migliaia di librerie meno storiche ma ugualmente importanti in Italia.
L’addio (proprio) sui social
Questo l’annuncio postato su facebook da Nadia e Sonia.
“Cari amici di Facebook, prima di tutto vogliamo augurarvi un sereno 2020! La foto che abbiamo postato il 28 dicembre ritrae il volto sorridente dei nostri ultimi clienti del 2019, ma, e siamo qui ad annunciarlo, anche della storia della nostra libreria. Abbiamo ereditato da nostro papà questo affascinante mestiere e abbiamo investito tutte le nostre energie per cercare di farlo nel miglior modo possibile”.
Così inizia il «comunicato»
«Vogliamo ringraziare i clienti che siamo riuscite ad avvisare di persona e che ci hanno dimostrato stima ed affetto: ci avete commosso! Grazie a tutti coloro che non sono passati ultimamente da queste parti, ma che negli anni ci hanno scelte e sostenute!».
Un crisi senza fine
La chiusura della storica libreria Paravia accende i riflettori sulla crisi nera che stanno vivendo le piccole librerie: in Italia solo negli ultimi 5 anni, hanno chiuso circa 2300 piccoli negozi del settore, una cifra imponente: si perdono migliaia di posti di lavoro e si bruciano progetti d’impresa. E continua a restare ferma in Parlamento una proposta di “legge sul libro” che potrebbe sostenere le piccole e medie librerie.
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