La mattinata di oggi, martedì 17 luglio, ha visto la protesta davanti al Consiglio regionale del Piemonte di un centinaio di produttori ed esercenti di locali che ospitano slot-machine.
L’obiettivo dei manifestanti è apportare alcune modifiche alla legge regionale che impone una distanza di almeno 500 metri tra una sala giochi e l’altra, ma anche tra locali che ospitano slot machine e video-lottery. “Ma quella del Piemonte è la norma più severa d’Italia – protestano i manifestanti – “E porta alla chiusura del 98% delle macchinette in città e alla nostra sparizione”.

In Consiglio regionale produttori ed esercenti vogliono consegnare l’elenco dei dipendenti di circa 300 aziende piemontesi del settore che, con l’applicazione di questa norma, rischiano il posto di lavoro.
“Sono ben 550 dipendenti” – ha spiegato il rappresentante di Sapar (Servizi apparecchi per le pubbliche attrazioni ricreative) Davide Valenzano che ha evidenziato inoltre come 93 di loro siano già stati licenziati.
Produttori ed esercenti invocano minori restrizioni: intanto il consigliere del Pd Luca Cassiani ha presentato una serie di emendamenti per apportare modifiche alla legge regionale.