
Contro la movida, a Torino arrivano mille assistenti civici per evitare assembramenti
Sono i nuovi assistenti civici: circa 60mila persone saranno ‘arruolate’ in tutta Italia per evitare gli assembramenti in strade e piazze dopo il primo week end che ha registrato casi di movida incontrollata pressoché ovunque, come ai vecchi tempi.
Torino si è contraddistinta per gli assembramenti di persone, sia nella notte di venerdì che di sabato, in particolare nella zona di piazza Vittorio e lungo Po.
Per scongiurare il ripetersi di questi episodi, in una fase in cui continua l’emergenza coronavirus, saranno circa un migliaio gli assistenti civici, incaricati di vigilare sul distanziamento sociale, reclutati dal comune di Torino.
Il bando nazionale è stato annunciato dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e il presidente Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro.
Gli assistenti civici non agiranno ‘in solitaria’, saranno sparsi per il territorio dei vari comuni e coordinati dalla Protezione civile.
Il reclutamento potrà avvenire su base volontaria, ed è rivolto anche a inoccupati o a chi riceve il reddito di cittadinanza.
Il Comune di Torino ha già ricevuto oltre 16 mila candidature e avrebbe selezionato mille profili idonei che si muoveranno per strade e piazze soprattutto in orario di movida. Il progetto ha già suscitato numerose polemiche e proteste, perché visto da molti come una limitazione della libertà dei cittadini.