
Coprifuoco alle 22 e forse didattica a distanza – In Italia si va verso nuove restrizioni
Si terrà un nuovo vertice nelle prossime ore a Roma con il Comitato tecnico scientifico. Dopo l’impennata di casi negli ultimi giorni il Comitato tecnico, infatti, spinge per superare le regole dell’attuale Dpcm con nuove misure restrittive.
Ieri in Italia si è toccato il nuovo record di contagi (8.804), 83 i morti, raddoppiati rispetto al giorno precedente. Una situazione che preoccupa notevolmente le istituzioni.
“Alla luce dei nuovi dati emersi e della nuova fase servono misure più stringenti per far fronte al progressivo aumento dei contagi”, è la richiesta degli esperti del Cts che spinge il governo verso un ulteriore provvedimento.
Queste le ipotesi su cui si ragiona e che verranno valutate nelle prossime ore: il coprifuoco alle dieci di sera, ma anche il ritorno alla didattica a distanza nelle scuole superiori.
Su questo versante, in Campania il presidente De Luca ha già chiuso scuole e università fino al 30 ottobre, mentre in Valle d’Aosta e Alto Adige alcuni Comuni sono stati dichiarati “zone rosse”.
Un’ulteriore indicazione al governo è arrivata dopo il report dell’Istituto Superiore di Sanità.
L’Iss ha parlato di “evidenze di criticità nei servizi territoriali ed aumenti nel tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva”, nel periodo relativo alla scorsa settimana. Oggi la situazione è ulteriormente peggiorata.
Nel report si aggiunge: “Si invitano le Regioni, in raccordo con il ministero della Salute, a realizzare una rapida analisi del rischio, anche a livello sub-regionale, e di valutare il tempestivo innalzamento delle misure di contenimento e mitigazione”.