
Coronavirus – A Torino arrivano gli ‘angeli dei cani’: un aiuto a padroni malati, anziani o per chi è in difficoltà
A Torino anche l’estesa popolazione canina può trovarsi in estrema difficoltà in questo momento di emergenza: migliaia sono i padroni malati, in quarantena, che non possono uscire dalla propria abitazione. Discorso analogo riguarda i padroni anziani a cui è vivamente consigliato restare a casa.
Così è particolarmente importante in queste settimane l’aiuto fornito dall’associazione Homeless not dogless, attiva da oltre 10 anni nel capoluogo piemontese ma quanto mai utile in questo particolarissimo periodo.
Homeless not dogless collabora con l’unità di crisi della Protezione civile – Città di Torino, e con il progetto ‘Io resto a casa‘, che assiste la popolazione “nella gestione delle esigenze quotidiane del proprio amico a 4 zampe: visite domiciliari alle famiglie fragili con cane, accompagnamento sostitutivo nelle aree verdi dell’associazione, assistenza veterinaria, ospitalità notturna o diurna dei cani nel caso in cui il proprietario sia ricoverato o posto in quarantena”.
Così ha spiegato all’Ansa la presidente, Luce Boles Carenini
“Noi siamo orientati alle fasce deboli perché per tante persone anche solo un cagnolino oggi è un lusso. E con i soldi che pagano i proprietari abbienti, copriamo le spese di quelli che non potrebbero permettersi il servizio. Noi diciamo ‘cane ricco paga cane povero'”.
In questa emergenza, aggiunge la presidente dell’Associazione: “è ovvio che stiamo supportando soprattutto famiglie che non riescono a gestire più il cane. Solo ieri abbiamo preso in carico un bellissimo Pitbull che per la positività del padrone stava per finire in gabbia: ma un cane così non torna più uguale, dal canile, e con dei bambini in casa è importante che il suo equilibrio psicologico non vada pregiudicato.E anche in casi meno urgenti, comunque, cani di media e grossa taglia chiusi in casa senza poter stare all’aperto per due-tre ore al giorno ne escono fortemente stressati, come noi umani”