
Coronavirus – Il programma Report ‘inchioda’ il Piemonte. “Errori a raffica: presidente Cirio, ha visto la puntata?”
Il servizio di Report (Raitre) intitolato “Il pasticcio piemontese” ha messo in evidenza nella serata di lunedì 20, gli errori nella gestione dell’emergenza Covid in Piemonte.
“Mail perse, risposte automatiche, appelli a segnalare casi a cui non seguiva risposta: sono carenze organizzative contingenti, indipendenti dallo stato di salute del nostro sistema sanitario – è l’attacco di Daniele Valle, consigliere regionale del Pd, al presidente Cirio.
“Presidente, ha visto la puntata? Un’ organizzazione efficace delle tracciature e dei monitoraggi è mancata fin dall’inizio e ha generato il picco dei contagiati nel mese di marzo, come evidente dalla situazione di Alessandria – aggiunge il consigliere.
“Siamo in ritardo sulle USCA, continuiamo a non fare abbastanza tamponi e non abbiamo ancora un piano chiaro sull’approvvigionamento di dispositivi di sicurezza (mascherine e non solo) per gli operatori sanitari né per la popolazione.
È fondamentale quindi che ci sia chiarezza sui prossimi passi, a partire da cosa non ha funzionato e da chi ne ha avuto la responsabilità: per questo ho richiesto col collega Domenico Rossi una commissione di inchiesta sull’emergenza che abbiamo di fronte. Né si può pensare che basti scaricare responsabilità sulle strutture tecniche. La politica deve assumersi delle responsabilità, anche personalmente: come non pensare alle dimissioni dopo la puntata di ieri?
Non sarà possibile occuparsi di riaperture se prima non si crea un sistema efficace di tracciatura e controllo dei contagi, altrimenti rischiamo seriamente che la situazione esploda di nuovo fra qualche mese – conclude Valle, che si chiede infine: “Questa cattiva organizzazione pregiudicherà la possibilità per il Piemonte di ripartire? Come pensiamo di convivere con il coronavirus fino all’arrivo del vaccino?
Non è più tempo di navigare a vista, è tempo di programmare con precisione e di assumersi la responsabilità di ogni scelta, non si fanno esperimenti sulla salute dei cittadini”.
A questo link il servizio di Report sul Piemonte