
Crisi a Torino – Chiudono anche le profumerie Douglas, decine di dipendenti senza occupazione
Crisi a Torino e nel resto del Piemonte: il gruppo Douglas ha annunciato la chiusura di cinque punti vendita in regione (sono 128, in totale, i negozi del gruppo che abbasseranno la serranda in Italia). Una trentina di dipendenti resteranno purtroppo senza occupazione nella nostra regione.
A Torino il punto Douglas di via San Donato aveva già chiuso il mese scorso. Ma nella città della Mole, secondo il piano di ristrutturazione aziendale, le saracinesche si abbasseranno presto anche nel punto vendita di via Chiesa della Salute (chiusura prevista per febbraio 2022) e di piazza Santa Rita (chiusura prevista a marzo 2022).
Douglas chiuderà i battenti anche nel centro di Biella e a Pinerolo (nel gennaio 2022).
Netto il calo di fatturato per le profumerie negli ultimi mesi, a causa della pandemia, delle zone rosse e della concorrenza delle vendite online.
La decisione dell’azienda ha scatenato la protesta dei sindacati. Così ha dichiarato Massimiliano Santucci della Fisascat Cisl, in una nota ripresa da Repubblica:
“Chiudere così è troppo facile capiamo le difficoltà ma si devono tutelare i lavoratori, al 95 per cento di donne che sono nell’attuale mercato del lavoro soggetti estremamente fragili. Nel prossimo incontro con l’azienda chiederemo uno sforzo in più.
L’azienda ci ha parlato di sei manifestazioni di interesse per l’acquisto, ma non ci ha fornito dettagli: noi vogliamo evitare lo spezzatino di cui abbiamo già avuto modo di testare le conseguenze nella vicenda Auchan e Conad. A livello nazionale – conclude Santucci – parliamo di 128 punti vendita in chiusura e 500 lavoratori: il ministero dello Sviluppo economico deve convocare un tavolo di crisi”.