01/10/2024
Territorio
Crisi Stellantis – Tagliate le stime 2024, le azioni crollano del 15%
Crisi Stellantis – Tagliate le stime 2024, le azioni crollano
Stellantis ha subito un duro colpo nelle ultime ore, con le sue azioni che sono crollate del 15%, raggiungendo i 12,41 euro, a causa della crisi nel mercato statunitense e della crescente concorrenza cinese.
Questo ha portato a una perdita di capitalizzazione di 6,5 miliardi di euro, all’interno di una più ampia flessione di 8,6 miliardi nella holding Exor, controllata dalla famiglia Agnelli.
La casa automobilistica ha rivisto al ribasso le previsioni per la chiusura dell’anno, dopo un primo semestre deludente, con utili netti in calo del 48% e ricavi ridotti del 14%. Il margine operativo adjusted è stato ridotto tra il 5,5% e il 7%, ben al di sotto delle precedenti previsioni, e si prevede che il flusso di cassa industriale si muoverà tra -5 e -10 miliardi, in netto peggioramento rispetto al precedente segno positivo.
Il rallentamento delle vendite negli Stati Uniti, che sono diminuite del 16%, ha contribuito in modo significativo a queste difficoltà. Stellantis sta cercando di rilanciare le sue operazioni negli USA, riducendo le giacenze a 300.000 veicoli entro fine anno e tagliando le consegne alla rete di 200.000 unità rispetto al 2023, il doppio del previsto. Tuttavia, pesano anche le incertezze economiche e politiche, insieme a tassi di interesse elevati e prezzi elevati.
Oltre ai problemi negli Stati Uniti, Stellantis deve affrontare una situazione complicata in Europa e in Italia, dove i sindacati hanno organizzato una manifestazione di protesta per il 18 ottobre a Roma.
Il settore automobilistico, infatti, sta vivendo una crisi diffusa, con altre case come Volkswagen, BMW e Mercedes che hanno rivisto al ribasso le loro stime. Gianluca Di Loreto di Bain & Company ha criticato le politiche dell’Unione Europea sulla decarbonizzazione, sostenendo che imporre obiettivi rigidi sull’adozione di veicoli elettrici entro il 2035 potrebbe danneggiare l’industria.
L’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, il cui contratto scadrà nel 2026, potrebbe rivedere i piani del gruppo alla luce di queste difficoltà, e alcune decisioni impopolari potrebbero riguardare anche i marchi del gruppo.
22/01/2025
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