Cuneo sorpassa Torino – La Città della Granda punta al sorpasso
Mentre Torino sembra rallentare sotto il peso della crisi del settore automobilistico, Cuneo accelera puntando sulle sue eccellenze nel settore alimentare e vinicolo. Le due città piemontesi sono separate da un margine ridotto in termini di valore aggiunto pro capite: Torino si attesta a 34.588 euro per abitante, mentre Cuneo segue con 34.265 euro, superando di gran lunga altre province che oscillano tra i 28 e i 32 mila euro.

Ma  la differenza chiave è che Cuneo continua a crescere, mentre Torino vede un aumento delle ore di cassa integrazione per le sue imprese. Con questo scenario, il sorpasso di Cuneo nel 2024 appare sempre più probabile.

Per comprendere il motivo di questa avanzata cuneese, bisogna andare oltre il successo dei prodotti Dop e Igp presentati a eventi come Terra Madre.

Cuneo ha costruito una rete di filiere produttive che ruotano attorno alle sue eccellenze agroalimentari, generando un fatturato di 1,7 miliardi, a cui si aggiungono oltre 1,2 miliardi provenienti dal settore vinicolo. A questa “tavola industriale” siedono colossi come Ferrero, con i suoi 17 miliardi di ricavi, e aziende come Acqua Sant’Anna (320 milioni), Sedamyl (660 milioni), Inalpi (275 milioni) e Diageo (268 milioni), senza dimenticare i distretti dei panettoni di Maina e Balocco, e il cibo per animali di Monge e Ferrero Mangimi.

La forza di Cuneo sta nella creazione di filiere attorno ai suoi prodotti alimentari, che, pur essendo più piccole e meno redditizie rispetto a quelle dell’industria automobilistica, sono estremamente diversificate e formate da una rete di piccole e medie imprese.

Un modello di sviluppo, che abbraccia un’ampia varietà di settori legati al gusto e alla tradizione del territorio, ha reso Cuneo sempre più competitiva nell’economia piemontese.