
Delitto di via Carcano, la protesta: “Qui è quasi tutto illegale. Una tragedia annunciata”

Dopo il brutale omicidio di ieri in via Carcano commesso da un venditore abusivo, si susseguono gli interventi per la chiusura del suk della discordia:
“Qui è quasi tutto illegale. L’unico rimedio è la chiusura”, è il commento dei portavoce dei comitati di quartieri accorsi sul luogo del delitto, da tempo allarmati per la presenza del mercato di libero scambio.
La protesta arriva anche da Casa Pound che ha posto uno striscione nei pressi di via Carcano con la scritta eloquente: “Le politiche sbagliate uccidono! No suk”.
Una soluzione possibile per lo spostamento del “Barattolo” la propone Patrizia Alessi, consigliere di Fratelli d’Italia in circoscrizione 7, sempre molto attiva sul territorio.
“Quella di ieri purtroppo è stata una tragedia annunciata – ha commentato Alessi. “E’ sotto gli occhi di tutti che il regolamento in via Carcano non venga applicato, il Barattolo si presenta come una sorta di terra di nessuno. L’unica soluzione possibile è il sequestro di questo spazio da parte della procura, come accadde dieci anni fa per il mercato dell’usato di Canale Molassi. Il suk dovrà quindi essere spostato in un luogo più consono dove l’applicazione delle regole sia possibile. Nell’area di via Carcano il mercato non è gestibile”.